Colesterolo e trigliceridi. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

Dite la verità, quante volte al vostro medico, richiedendo le esami del sangue, gli avete raccomandato di inserire il colesterolo e i trigliceridi? Ormai tutti , in verità, parlano di colesterolo buono, cattivo, di trigliceridi, magari però pochi conoscono cosa è il colesterolo, perché uno è buono e l’altro è cattivo. Cercherò con molta semplicità di spiegarlo e indicare come deve essere il comportamento corretto per evitare i danni che tali prodotti possono causare.
Il colesterolo e i trigliceridi, insieme ai fosfolipidi, rappresentano i grassi contenuti nel nostro organismo. Il colesterolo è prodotto dal fegato ed è un normale componente della bile; è presente in tutte le cellule dell’organismo, svolge molte funzioni: serve da ‘mattone’ per la costruzione di alcuni ormoni, tra i quali gli ormoni sessuali, gioca un ruolo fondamentale nella produzione della vitamina D, è un costituente delle membrane cellulari e di vari tessuti. Oltre alla quota prodotta normalmente dall’organismo, il colesterolo può essere introdotto dall’esterno con l’alimentazione: è presente nei cibi ricchi di grassi animali, come carne, burro, salumi e formaggi, tuorlo dell’uovo, fegato. I cibi di origine vegetale invece (frutta, verdura, cereali) non contengono colesterolo.
I trigliceridi, così chiamati perchè formati da tre catene di grassi legati ad una molecola di glicerolo, sono anch’essi costruiti nel fegato; il loro livello nel sangue aumenta quando la dieta contiene un eccesso di grassi, o anche di carboidrati (zucchero, pane, pasta) e di alcol, in quanto il fegato trasforma queste sostanze in grassi. I trigliceridi rappresentano un’importante fonte di energia per il nostro organismo, sono la più grande riserva di lipidi e rappresentano quasi il 90% dei grassi ingeriti.
Per essere trasportati nel sangue, il colesterolo e i trigliceridi hanno bisogno di specifiche proteine, chiamate lipoproteine. Esistono diversi tipi di lipoproteine:
le lipoproteine ad alta densità ( HDL) rimuovono il colesterolo in eccesso e lo portano al fegato dove viene eliminato; è il cosiddetto colesterolo ‘buono’, o colesterolo-HDL, che agisce come una sorta di ‘spazzino’ delle nostre arterie. Elevati livelli di colesterolo ‘buono’ proteggono quindi le nostre arterie, ed è vero anche il contrario: bassi livelli di colesterolo-HDL sembrano esporre il nostro organismo ad un aumentato rischio di malattia cardiovascolare.
Le lipoproteine a bassa densità ( LDL) sono il principale vettore del colesterolo nel sangue, e lo trasportano distribuendolo a tutti gli organi; se i livelli di colesterolo-LDL circolante sono troppo elevati, esso tende lentamente a depositarsi sulla parete interna delle arterie, contribuendo alla formazione della ‘placca aterosclerotica’. Ecco perchè questo tipo di colesterolo viene definitivo ‘cattivo’.
Le lipoproteine a densità molto bassa ( VLDL) trasportano invece i trigliceridi nel sangue. Elevati livelli di trigliceridi, a differenza di quanto avviene per il colesterolo, non favoriscono direttamente la formazione della placca aterosclerotica; essi però sono spesso associati a elevati valori di colesterolo-LDL e a bassi livelli di colesterolo-HDL, e ad altre malattie quali il diabete e l’obesità.
Colesterolo e trigliceridi svolgono dunque una funzione essenziale nel nostro organismo, ma la loro concentrazione non deve essere troppo elevata. Una eccessiva quantità di colesterolo e/o di trigliceridi nel sangue viene definita dislipidemia. Questa condizione, è un importante fattore di rischio per l’insorgenza delle malattie delle arterie e del cuore.
In alcuni casi la dislipidemia si manifesta a causa di una alterazione genetica (dislipidemia familiare), ma la frequenza di questa condizione non è elevata. Nella maggior parte dei casi la dislipidemia si manifesta in soggetti che presentano fattori predisponenti quali una scorretta alimentazione, il fumo, la sedentarietà, il sovrappeso, il diabete. Le dislipidemie sono molto frequenti nelle persone affette da ipertensione arteriosa, diabete e obesità: quando coesistono tutte queste condizioni, espressioni diverse di una stessa malattia, si parla di ‘sindrome metabolica’.
Quando si forma una placca aterosclerotica sulla parete interna di una arteria, questa si restringe e la quantità di sangue ricco di ossigeno che vi passa si riduce. Questa condizione si chiama aterosclerosi. Il processo è progressivo e continua lentamente: possono passare decenni prima che si abbiano dei disturbi o delle manifestazioni cliniche.
Se l’arteria che va incontro ad ostruzione è una arteria coronaria, la parte di cuore che riceve sangue da quell’arteria va incontro a sofferenza (ischemia cardiaca, se l’ostruzione è parziale; infarto, se l’ostruzione è totale). Lo stesso meccanismo può provocare ostruzione delle arterie in altre parti del corpo e quindi sofferenza di altri importanti organi, ad esempio il rene e il cervello.
E’ importante conoscere il proprio valore di colesterolo e di trigliceridi, basta sottoporsi ad un semplice esame del sangue. In particolare, dovrebbero sottoporsi a regolari controlli le persone i cui genitori abbiano avuto malattie delle arterie coronarie (infarto, bypass aortocoronarico, ischemia cardiaca), o delle arterie di altri distretti (ad esempio, ictus o arteriopatia periferica); le persone con elevati livelli di pressione arteriosa, i soggetti diabetici e i soggetti obesi; le persone già colpite in passato da una malattia del cuore.
Quali sono i valori normali di colesterolo e di trigliceridi?
Il colesterolo totale deve essere inferiore a 200 mg/dl, il colesterolo-HDL superiore a 40 mg/dl, il colesterolo-LDL uguale o inferiore a 100 mg/dl.
I trigliceridi inferiori a 200 mg/dl
I valori riportati di seguito sono i valori normali per le persone sane; nei cardiopatici, nei diabetici e in presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare (es. fumo e/o ipertensione arteriosa), i valori di riferimento possono essere più bassi e le strategie terapeutiche, da concordare e discutere con il proprio medico, più aggressive.
Come ridurre i valori di colesterolo e di trigliceridi?
La prima cosa da fare, nel trattamento degli elevati livelli di colesterolo e trigliceridi, è seguire una dieta che ne diminuisca il più possibile l’apporto dall’esterno. La dieta dovrà essere povera di grassi di origine animale (burro, panna, salumi), a favore degli oli vegetali (olio di oliva); dovrà essere limitato il consumo di carni grasse (maiale, frattaglie) e aumentato quello di carni magre (vitello, tacchino, pollo, coniglio) e di pesce; dovrà essere ridotto il consumo di formaggi grassi, e aumentato quello di frutta, verdura e legumi; bisognerà limitare il consumo di dolci, e di alcol (un bicchiere di vino a pasto, ma non di più, è invece consigliabile).
E’ inoltre opportuno svolgere regolare attività fisica, abolire il fumo, tenere sotto controllo la pressione arteriosa, e dimagrire se si è in sovrappeso. Se, nonostante questi accorgimenti, i valori di colesterolo e trigliceridi dovessero rimanere elevati, può essere opportuno iniziare una terapia farmacologica. Ogni terapia per abbassare i grassi nel sangue deve comunque sempre essere prescritta, e periodicamente controllata, dal medico.

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