Nino Gerratana, PdL: “A Modica lavoriamo per unire”

La politica modicana non va in vacanza, ed il Pdl fa la “parte del leone”. Continuano, infatti, le prese di posizione interne ai “berlusconiani”. “Ho assistito con sorpresa, ed anche con un po’ di fastidio, ad un dibattito sul futuro del Pdl a Modica stucchevole e finalizzato solo a piccole rivendicazioni personali, esasperate dalle prossime scadenze elettorali”. Comincia così l’intervento del consigliere comunale pidiellino, Nino Gerratana. “Mi piacerebbe ricordare ai pretendenti alla candidatura a sindaco, ed ai loro supporter, che il dibattito politico và svolto nelle sedi opportune e non certo sui giornali, con la cattiva abitudine di mandare messaggi trasversali, che poco o nulla interessano i cittadini”. L’attacco, neanche troppo velato, è certamente rivolto all’ex assessore Mavilla, che qualche giorno fa aveva avviato un dibattito pubblico nel partito ma anche, leggendo fra le righe, ad altri esponenti di primo piano del Pdl modicano. “A tutti i contendenti per l’investitura a candidato sindaco – continua Gerratana – voglio dire di stare calmi e tranquilli perché la strada è ancora lunga e prima ci sono da affrontare le consultazioni regionali che si annunciano tutt’altro che semplici. Cercare di distrarre il nostro parlamentare oggi da questo difficile compito, tirandogli la giacca, o peggio ancora minacciando la costituzione di liste civiche in ogni bar della città, non aiuta l’onorevole Minardo a scegliere con serenità ed a traghettare il partito in un porto sicuro dopo le traumatiche vicende delle scorse settimane”. Proprio sulla possibile candidatura a sindaco, Gerratana ha le idee molto chiare: “Se vogliamo proprio parlare di candidati sindaco, penso che la scelta debba ricadere necessariamente su chi è capace di unire e non di dividere il partito, come invece fatto in queste settimane. La nostra scelta dovrà coincidere con quelle di quanti vorranno contribuire alla più ampia alleanza politica”. La stoccata finale di Gerratana, è senza “giri di parole”. “E’ giunto il tempo di scegliere i migliori ed i più capaci: coloro che possono mettere a disposizione della politica e dell’amministrazione il loro tempo con competenza ed esperienza. Non è più il tempo – conclude – di premiare chi urla o chi minaccia fughe ed abbandoni se non accontentato, come fanno i bambini capricciosi, né tantomeno chi sventaglia il proprio curriculum di nomine, come se fosse stato destinato da una volontà divina a continuare ad amministrare”.

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