L’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Ragusa lancia un appello alle forze politiche sulle problematiche che si stanno venendo a creare con le modifiche sullo stato di disoccupazione dei lavoratori

L’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Ragusa lancia un allarme, invitando tutte le forze politiche locali e regionali, ad intervenire, sulle grosse problematiche che si stanno venendo a crerare sull’occupazione dei lavoratori, dopo il 18 luglio scorso, con le modifiche sullo “stato di disoccupazione ” apportate dalla legge Fornero (legge n. 92 del 28.6.2012, dove l’art. 4 ha apportato alcune modifiche al D.Lgs n. 181 del 2000). In questo complesso provvedimento , sotto traccia, è stata abrogata con effetto dallo scroso 18 luglio, forse senza renderse conto, la norma ( D.Lgs 181/2000) che prevedeva la possibilità di conservare lo stato di disoccupazione a seguito di svolgimento di attività lavorativa tale da assicurare un reddito non superiore al reddito minimo personale per la tassazione. ” Con questo stato di fatto – afferma Rosario Cassarino, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Ragusa – la perdita della conservazione dello stato di disoccupazione avrà pesanti ricadute sull’occupazione in quanto diventa sempre più difficile applicare le agevolazioni previste dalla legge 407/90, unica agevolazione contributiva ( In caso di assunzione a tempo indeterminato per la ditta è previsto uno sgravio contributivo totale a carico del datore di lavoro per 36 mesi)ancora in vita che fino ad oggi ha dato un enorme respiro alle imprese del Sud. Anche il Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro in Sicilia con una circolare del 20 luglio scorso, ci informa che la materia sarà oggetto di un Decreto Assessoriale, abrogando così implicitamente il D.A. n.233 del 15 aprile del 2010 che di già regola la materia. Noi lanciamo questo allarme – conclude il presidente Cassarino – ed invitiamo tutte le forze politiche locali e regionali affinchè in Sicilia l’accertamento, la verifica e la perdita dello stato di disoccupazione continui ad essere disciplinato dal D.A. 233 del 15.5.2010. Ne vale della sopravvivenza di tutte le forze produttive, in particolare di quelle iblee”. ( Nella foto il presidente Rosario Cassarino)

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