MOVIDA A MARINA DI RAGUSA Sgarlata: “Sbagliate, ancora una volta, le scelte dell’Amministrazione Dipasquale”

“La movida a Marina di Ragusa, da qualche settimana, è al centro dell’attenzione. Illustri protagonisti della maggioranza sono impegnati a mettere una pezza agli errori dell’amministrazione. E questo è soltanto uno degli esempi che si potrebbero fare rispetto a tutto ciò che di sbagliato questa Giunta ha prodotto per Ragusa”. E’ quanto afferma Alessandra Sgarlata, componente della segreteria cittadina del Pd di Ragusa, chiarendo che “le scelte propagandistiche dell’esecutivo cittadino hanno fatto sì che si potessero aprire locali ovunque, senza seguire alcun criterio, costruire case, anche in questo caso, dappertutto e avviare una raccolta differenziata senza interessarsi minimamente alle conseguenze, agli inconvenienti che queste scelte avrebbero potuto procurare”. “Noi del Pd – continua Sgarlata – abbiamo denunciato che Marina di Ragusa è stata completamente dimenticata da un sindaco ammaliato dalle sirene palermitane. Tutta una serie di promesse che non sono state mantenute. E il disastro di questi giorni è sotto gli occhi di tutti. I residenti di Marina di Ragusa hanno il diritto di dormire, i commercianti hanno il diritto di lavorare e se tra loro un punto di incontro non si riesce a trovare ecco che interviene il sindaco Dipasquale. Il sindaco dall’ordinanza facile cerca di aggiustare il tutto da padre padrone. No, non sono affatto questi i toni che vorremmo sentire da un sindaco”.
“Da quello che emerge dallo studio dell’Associazione Italiana di Acustica redatto nel 2011 – continua Sgarlata – la musica che adesso piace ai giovani è cambiata. Sono aumentate le basse frequenze, vale a dire proprio quelle che danno più fastidio al vicinato che vuole invece riposare. I limiti decisi per legge, quindi, dovrebbero essere rivisti e ricalcolati visto che la normativa vigente risale al 1997. Altrimenti, di concerto con l’Arpa, si potrebbero attuare le disposizioni praticate in Francia nel decreto del 15 dicembre del 1998. La verità, comunque, è che soluzioni immediate, a portata di mano, ad oggi non ce ne sono. Si può soltanto cercare di fare affidamento sul buon senso, tenendo la musica alta da un lato sino all’una di notte, dall’altro avendo la pazienza di tollerare il divertimento che i nostri figli si concedono tutte le notti. Ma poi a settembre è opportuno che si ricominci a lavorare per rendere possibile lo svolgimento delle attività dei commercianti come sia meglio per l’economia di chi investe e per la tutela dei cittadini. Il rischio, purtroppo, è che a settembre calerà di nuovo il sipario su Marina di Ragusa. E il problema sarà affrontato soltanto l’estate prossima”.

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