Territorio, Sanità: polemiche e opportunismo interessato.

Le polemiche non servono a focalizzare un problema, né a suggerire soluzioni; mirando solo a queste ultime, noi di TERRITORIO non abbiamo quindi interesse a questo agone. Vogliamo però esser chiari: pretendere che l’assistenza al paziente neurologico sia il centro del problema della sanità iblea, elimina qualsiasi eventuale e residuo dubbio sull’interesse del direttore della neurologia di Vittoria.
La sanità iblea dell’ultimo periodo non ha certo brillato per progettualità, né per capacità organizzativa; non ha saputo conciliare le pretese dei politici e degli amministratori con le necessità del TERRITORIO e, alla fine, le dimissioni del direttore generale hanno chiuso il sipario di uno spettacolo che non ci è piaciuto.
Appare però comunque opportunistico rivendicare un ruolo da moralizzatore o da censore, dopo i lunghi silenzi durante lo spettacolo precedente; esistevano forse opportunità da sfruttare, che imponessero quei silenzi ? Non appare strano che si crocifiggano gli attori esterni, i quali hanno certamente condizionato l’attività dell’azienda sanitaria e non meritano quindi la nostra assoluzione, per poi assolvere l’assessore alla sanità dalle stesse responsabilità che si addossano al governatore ? Non hanno fatto parte della stessa squadra ?
La sanità iblea ha bisogno di tornare alla dignità e ai livelli raggiunti in passato, e quindi di avviare un confronto sui problemi veri, senza campanilismi, senza pregiudizi e senza conflitti d’interesse. E’ necessario che si elabori un progetto complessivo, che risponda alle esigenze del nostro TERRITORIO e guardi al futuro, anche nell’organizzare le funzionalità del nuovo ospedale, tenendo conto di uno storico eccellente. Ci si dovrà confrontare su:

La rete dell’emergenza (pronti soccorso, Presidio Territoriale Emergenza, ambulanze medicalizzate, Rianimazioni, terapie intensive, cardiologia interventistica,)
La rete dei servizi (cuore dell’intero sistema, collegate per via telematica e con specializzazioni non duplicate).
La rete delle chirurgie (servono 5 chirurgie generali, o più chirurgie specializzate in rete con le chirurgie specialistiche già operanti ?)
La rete oncologica (specifica integrazione ospedale e postazioni territoriali).
La rete dell’assistenza materno-infantile (punti nascita, consultori, pediatria di base, medici di medicina generale).
La rete del buon uso del sangue.
La rete delle discipline di base e di media assistenza (di area medica).
La rete della riabilitazione.
La riorganizzazione dell‘assistenza territoriale con specifica integrazione tra ospedale e territorio (dall’igiene ambientale all’educazione sanitaria, dalla profilassi delle malattie alla epidemiologia, dal controllo degli alimenti alla sicurezza nel lavoro).
La riorganizzazione e il rifinanziamento della medicina veterinaria (il nostro è il territorio siciliano a più alta densità animale e riceve finanziamenti per quota pro capite relativa alla popolazione residente e non al numero degli animali presenti)

Siamo disponibili a qualsiasi confronto, cui parteciperemo – se vi saremo chiamati – chiedendo aiuto alle nostre migliori professionalità, al solo fine di dare un contributo fattivo. Siamo e saremo dalla parte del Cittadino, cui interessa il funzionamento del servizio e non una sterile, interessata polemica.

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