Caso clinico: la vasectomia, contraccezione maschile. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

Giorni addietro, si è presentata nel mio ambulatorio una coppia giovane, lui ha 39 anni e lei 33, hanno due figlie di 11 e di 1 anno. Mi riferiscono che la moglie non sopporta più i contraccettivi chimici e lui… l’uso del preservativo (da sempre), gli provoca un senso di ansia che aumenta con il passare del tempo e quindi hanno raggiunto la consapevolezza di non volere altri figli.
Stanno valutando la vasectomia per lui o la legatura delle tube per lei. Siccome lei ha già subito due cesarei, il marito crede che sia l’ora di un atto democratico…Non gli fa paura l’intervento in se, di cui ha letto molto, ma lo terrorizzano invece le notizie lette qua e la circa lo scatenarsi di alcune malattie e che tale pratica sia contro legge. Quanta verità c’è in questi allarmi? In definitiva chiedevano il mio parere: consigliare o sconsigliare la pratica?
Ritenendo l’argomento interessante, riporto la risposta e le argomentazioni fornite che potrebbero essere utili a chi affronta tale problematica ed eventualmente prendere una decisione.
La vasectomia è un intervento di semplice esecuzione che non comporta alcuna complicanza catastrofica.
Consiste nella legatura dei dotti deferenti. In questo modo lo sperma è privo di spermatozoi, che prodotti dai testicoli si trovano la via chiusa. L’intervento è piuttosto semplice, dura circa 15 minuti e può essere eseguito in ambulatorio in anestesia locale. Non presenta effetti collaterali e non influisce sul desiderio sessuale.
Una delle false verità è quella che interferisca con la virilità maschile. Niente di più falso. L’intervento non interferisce affatto con la potenza sessuale e l’eiaculazione e l’orgasmo restano esattamente quelli di prima, quello che cambia è nell’assenza di spermatozoi.
Un’altra delle false verità riguarda l’illegalità della pratica. La vasectomia era illegale fino al 1978, ma con la legge 194 viene di fatto legalizzata e nel 1987 la Cassazione sentenzia che, in regime di tutela dei diritti del partner essa non è più reato, a patto che anche la compagna firmi per dare il suo consenso all’intervento.
Gli effetti collaterali consistono nel restare fertili per tre mesi dopo l’intervento, ma ci sono anche casi di ricanalizzazione naturale e quindi possibili gravidanze indesiderate. Quello che occorre fare, a questo punto, fare ogni tanto uno spermiogramma, un esame che consiste nel verificare la quantità di spermatozoi presenti.
Dopo l’operazione di vasectomia, poi, occorre astenersi per 10 giorni dai rapporti sessuali che possono provocare emorragie. Un altro effetto collaterale consiste nel rigonfiamento dell’epididimo, la parte che ricopre il testicolo, superabile con una adeguata terapia .
L’intervento di vasectomia si può fare in ospedale , basta rivolgersi ad un reparto di urologia.
In conclusione la vasectomia è un intervento semplice ed è il sistema contraccettivo maschile più sicuro e con maggiore garanzia di efficacia . Dopo circa 30 minuti ed un’ora di osservazione il paziente può tornare a casa da solo. E’ importante , però, sapere che questa è una metodica di contraccezione considerata “definitiva”, anche se entro un periodo di tempo di circa 5 anni è possibile ricongiungere chirurgicamente i due monconi del vaso deferente, oppure prelevare direttamente dal testicolo spermatozoi da utilizzare per la fecondazione assistita.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa