PD: UNA VERA MAZZATA PER LA COMUNITA’ CHIARAMONTANA DOPO CHE LA MAGGIORANZA HA APPROVATO UNA MANOVRA CHE ANDRA’ AD INCIDERE IN MODO PESANTE SULLE TASCHE DEI CITTADINI

“Alla prima prova del nove, l’Amministrazione Fornaro ha pensato bene di ricambiare la fiducia concessa dalla popolazione chiaramontana con una bella mazzata”. E’ quanto1 afferma il Pd di Chiaramonte dopo la manovra approvata dalla maggioranza in Consiglio comunale che andrà ad incidere in modo pesante sulle tasche dei cittadini.
“Ben 550.000 euro di nuove tasse – dice il capogruppo Antonella Occhipinti – invece di pensare alla riduzione delle spese. Per arrivare al pareggio di Bilancio, la Giunta non ha avuto remore nell’aumento delle aliquote Irpef (portata allo 0,8) e Imu (aumentata sino al 9,6)”. “Si tratta – chiarisce il consigliere comunale Dario Cutello – di un comportamento irresponsabile che non tiene conto delle difficoltà che i cittadini stanno attraversando per via della crisi economica, ancora di più appesantita dalla pressione fiscale che, con questa manovra comunale, di certo non sarà alleviata”.
Il gruppo di minoranza, nei giorni scorsi, a firma del capogruppo Occhipinti, aveva presentato un emendamento che contemplava il taglio del cinquanta per cento nei capitoli di bilancio, taglio che non avrebbe pregiudicato l’attività dell’Amministrazione ma permesso una maggiore razionalizzazione delle uscite e l’azzeramento dei capitoli relativi all’assegnazione di incarichi e consulenze a favore della creazione di un fondo sociale comunale allo scopo di garantire una forma di rimborso a tutte le famiglie che, trovandosi già in condizioni critiche e non essendo esenti dal pagamento dell’Imu, hanno visto peggiorare il loro stato economico.
“Speravamo – continua Antonella Occhipinti – nel buon senso del gruppo di maggioranza che, invece, si è mostrato insensibile alle difficoltà dei nostri compaesani, addirittura con l’aumento dell’aliquota Imu. Avevamo chiesto di mantenere la stessa al minimo previsto dalla legge. Ma sia il sindaco sia la Giunta hanno rigettato questa proposta già nella seduta del Consiglio comunale del 22 giugno scorso. L’Amministrazione, forte dei numeri in aula, non ha tenuto in minimo conto le sensibilità di chi rappresenta il 65% dei chiaramontani e che hanno detto no al progetto di “Cambiare per crescere”. Da sottolineare anche la significativa astensione in aula del rappresentante dell’Idv che faceva parte proprio della suddetta lista”.

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