Religiosit​à popolare e fede hanno caratteriz​zato la festa della Madonna della Neve, Patrona della città di Giarratana​.

Giarratana ha vissuto ancora una volta intensamente la festa della sua Patrona, la Madonna della Neve . Il titolo di Madonna della Neve affonda le sue radici nei primi secoli della Chiesa ed è strettamewnte legato al sorgere della Balsilica di S. Maria Maggiore a Roma. Infatti nel IV secolo , sotto il pontificato di Papa Liberio, un nobile e ricco patrizio romano insieme alla sua altrettanto ricca e nobile moglie, non avendo figli decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine per la costruzione di una chiesa a Lei dedicata. La Madonna gradì il loro desiderio ed apparve in sogno ai coniugi la notte fra il 4 e 5 agosto , tempo di gran caldo a Roma, indicando come un miracolo il luogo dove doveva sorgere la chiesa. La mattina dopo i coniugi romani si recarono da papa Liberio a raccontare il sogno fatto da entrambi ed il Papa che, aveva fatto lo stesso sogno, si recò sul luogo indicato , il colle Esquilino, e lo trovò coperto di neve , in piena estate romana. Il Pontefice tracciò il perimetro della nuova chiesa seguendo la superfice del terreno innevato e li fece costriuire il tempio a spese dei nobili coniugi. Anche quest’anno si sono puntualmente rinnovate le usanze che la caratterizzano. La tradizionale “Sciuta” delle 12 del Simulacro portato a spalla sul “baiardo”da tanti giovani fedeli, che indossavano una maglietta celeste . La spettacolarità scenografica del lancio con i cannoncini di nastri multicolori, lo scoppio in aria per svariati minuti dei fuochi , il corpo bandistico” Vincenzo Bellini ” di Giarratana che intonava allegre marce, il brusio e gli applausi delle migliaia di persone presenti davanti alla Basilica di Sant’Antonio Abate, il gran caldo e la processione molto partecipata del cinquecetesco Simulacro sono stati nella mattinata gli incredienti della Festa . Non meno imponente e partecipata è stata la processione vespertina, preceduta dalla solenne celebrazione eucaristica del vescovo monsignor Paolo Urso, dove è stato possibile ammirare, oltre le fantasiose e colorate luminarie lungo il percorso del Centro storico, la bellezza dei giochi pirotecnici nella zona della Villa Comunale. ( Nelle foto alcuni momenti della processione mattutina con i portatori ed il parroco

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