La politica sta vivendo un’estate molto movimentata: mai ad agosto le segreterie dei partiti si erano trovate al centro dell’attenzione mediatica. Le dimissioni dell’oramai ex Governatore Lombardo e le elezioni regionali nel mese di ottobre, non consentono a nessuno di perder tempo, per una campagna elettorale che comincerà più che nelle piazze, sotto gli ombrelloni. Fra tanti che aspirano ad una candidatura, c’è pure chi, invece, fa un passo indietro e dichiara la propria indisponibilità. È il caso del coordinatore cittadino del Pdl modicano,
Michele D’Urso. “C’è un grande battage sul mio nome, sono orgoglioso che esso circoli sia in città che sui mezzi di informazione – afferma D’Urso -, ciò è la testimonianza di quanto forte sia la stima reciproca fra me ed il gruppo dirigente del Pdl in città, primo fra tutti con il leader, Nino Minardo”. Il coordinatore del Pdl tiene a precisare che la sua attività politica non è mossa da nessuna ambizione di candidatura. “Io svolgo la professione di avvocato – commenta – e non è mai stata una mia ambizione fare carriera politica né ho mai chiesto candidature. Al di là di ciò che dice qualcuno, escludo totalmente la mia candidatura a sindaco e non chiedo candidature alle regionali”. D’Urso, però, rivendica il suo ruolo nell’indicazione delle prossime scelte elettorali del partito. “Il mio ruolo è sempre stato quello di ascoltare la base ed il gruppo dirigente – continua – ed è ciò che farò, spero al meglio, in questa delicata fase”. Non manca, neanche, la risposta, più o meno diretta, alle affermazioni di qualche giorno fa di Federico Mavilla: “Quando qualcuno mi rappresenta la propria stima la mattina e mi critica così aspramente dopo poche ore, mi turba un po’. Federico Mavilla rappresenta la critica di alcuni iscritti – conclude – che forse sono stati infastiditi dalla stima di cui ho sempre goduto dalla base e dal gruppo dirigente”.