Indignazione e disperazione in tempo di recessione. Si esprime in questi termini il Consigliere Comunale della lista “Roberto Ammatuna Sindaco”, Roberto Iozzia, che sostiene come l’amministrazione comunale di Pozzallo non intende fronteggiare la crisi economica, “o forse non riesce a farlo”. “Deluse – dice – tutte le aspettative dei commercianti pozzallesi, che in piena estate soffrono il vuoto di commesse e di lavoro per 5 giorni su 7. In pieno agosto la recessione persiste e settembre si preannuncia un mese da suicidio per disperazione. Ben venga la valorizzazione dei giovani artisti e musicisti pozzallesi, ma non ci si doveva limitare solo a questo. Non si doveva improvvisare, ma studiare i problemi con professionalità”. Iozzia va poi a ad analizzare un altro aspetto. “E’ inaccettabile che ogni settimana si fanno sbarcare al porto centinaia di turisti, e nessuno di questi spende un euro a Pozzallo.
I turisti che sbarcano al porto sono dirottati ovunque in Sicilia, tranne che a Pozzallo”.
I tassisti, gli Ncc (noleggio con conducente), i gestori di alberghi e b&b, e tutti coloro che un tempo lavoravano con l’indotto dei turisti sbarcati da Malta, oggi sono letteralmente mesi da parte.
“Se il sindaco ed i suoi assessori – aggiunge Roberto Iozzia – vogliono aiutare i concittadini a superare questo dilaniante momento di crisi nera allora devono alzare la voce, tirare le orecchie, se necessario, a chi di dovere, per far capire agli amici di Malta che i pozzallesi non sono più disposti a sopportare questa vergognosa indifferenza nei confronti della città, dei suoi abitanti, e di tutte le sane forze produttive, che pagano le tasse anche per garantire servizi. Spero che questo appello sia ascoltato con la necessaria urgenza. Mi aspetto che prima di ferragosto sia indetta una riunione con tutti gli operatori del settore turismo. In caso contrario invito sin d’ora i commercianti, i tassisti, gli albergatori, e tutti coloro che oggi sono pregiudicati dalla da questa vicenda a concordare iniziative efficaci in sostituzione di chi ci dovrebbe rappresentare”.