I tre diciottenni presunti scafisti: “Noi solo migranti”. Pozzallo, si difendono davanti al Gip

Si sono dichiarati sorpresi i tre “presunti” diciottenni egiziani, arrestati da Squadra Mobile, Guardia di Finanza e Carabinieri, con l’accusa associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Moustafa Islem, Mohamed Karam El Saed, Ahmed Mahamed Alzoheri, rinchiusi nel carcere di Ragusa, sono comparsi ieri davanti al Gip del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, difesi dall’avvocato Nino Frasca Caccia. Hanno sostenuto di essere solo dei migranti e che le loro famiglie si erano impegnate economicamente per pagare il viaggio al fine di dare loro un futuro migliore. Ci sono, però, delle incongruenze circa le loro dichiarazioni che hanno indotto il magistrato a riservarsi. In un primo momento, infatti, avevano dichiarato tutti di essere nati, guarda caso, il primo gennaio 1994, davanti al Gip hanno fornito un’altra data secondo la quale sarebbero minorenni. Se il giudice li riterrà tali dovrà dichiararsi incompetente e trasmette il fascicolo al Tribunale per i Minori di Catania. Altro aspetto importante: ci sarebbero almeno un paio di dichiarazioni di immigrati di clandestini approdati a Pozzallo lo scorso sei agosto, che li indicano come coloro che si occupavano di fornire acqua, cibo, di controllare i migranti e della navigazione. Anche la Guardia Costiera, quando era salita a bordo del natante in avaria, aveva trovato i tre all’esterno mentre tutti gli altri, ovvero i clandestini, erano chiusi nella stiva, con un catenaccio. . L’imbarcazione era stata individuata nelle acque al largo dell’Isola delle Correnti e di Pozzallo e navigava in direzione del litorale ragusano.

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