Pozzallo. I sette presunti basisti fermati. Gip convalida solo per due ma restano tutti in carcere

Convalidati due su sette fermi dei presunti basisti(due sono pozzallesi) accusati di associazione pera delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, dopo l’interrogatorio di garanzia tenutosi nel carcere di Ragusa, alla presenza del difensore degli indagati, l’avvocato Ignazio Galfo. Nei fatti nessuno ha ritenuto rispondere al magistrato poiché tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il Gip ha, in ogni modo, disposto per tutti il mantenimento in carcere. La convalida è stata per Lutfi Mohammed Essabah Adnan, palestinese, 35 anni, residente a Malta, e Farag Mahoud Abdalla, egiziano, 44 anni, residente a Pozzallo. Le altre persone coinvolte sono Giuseppe Zocco, 36 anni, e Donato Angileri, 31 anni, entrambi pozzallesi, Mohamed Saidani, tunisino, 33 anni, residente a Pozzallo, Mohamed Bourbia tunisino, 31 anni, responsabile della comunità islamica di Pozzallo, e Moahamed Krifa, tunisino, 37 anni, residente a Pozzallo. Erano stati trovati durante una riunione all’interno di una casa di Angileri, in Contrada Bellamagna, territorio di Modica. Secondo i Carabinieri della Compagnia di Modica, sarebbero i basisti dello sbarco di martedì scorso, già pianificato dall’organizzazione criminosa che sarebbe dovuto avvenire con l’utilizzo di due lance leggere che avrebbero fatto da spola tra la nave madre e la spiaggia ispicese di Cirica. Lungo tutto il litorale di Ispica era in atto un dispositivo di osservazione e controllo da parte di una cinquantina di Carabinieri pronti ad intervenire per bloccare i natanti e fermare i clandestini che, grazie al contributo dei due pozzallesi, sarebbero stati trasportati, a mezzo di due furgoni presi a noleggio, presso l’abitazione di Argileri. I sette si erano riuniti per gestire in maniera riservata le ultime fasi dello sbarco. Nel corso della perquisizione domiciliare i militari avevano rinvenuto e sottoposto a sequestro decine e decine di sim card internazionali, due bilancini di precisione, nonché numerose bottiglie in acqua ed un grosso quantitativo di pane che erano stati acquistati per il primo sostentamento degli sbarcati che, dopo qualche giorno, sarebbero stati allontanati in maniera anonima verso il nord Italia. L’avvocato Galfo nelle prossime ore ricorrerà al Riesame.

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