Modica, le nuove strategie per il turismo. L’assessore: “Una tassa di soggiorno per sovvenzionare iniziative”

“Nel campo turistico ci vuole concertazione e programmazione, non si può inventare o improntare niente, per tali ragioni stiamo lavorando alacremente, affinchè Modica sia sempre più vetrina turistica ed attrattiva”. Con queste parole il vicesindaco ed assessore al Turismo, Giorgio Cerruto, spiega le linee programmatiche che metterà in campo, da qui a breve, per il rilancio del comparto. “ Si colpevolizza sempre l’Ente, quindi il Comune, senza sapere, però – afferma Cerruto – che fino a pochi anni fa il Turismo fosse gestito dalle Apit e poi passò alle Province. Solo da qualche settimana, la Regione, ha creato i cosiddetti “Distretti Turistici”, sui quali vogliamo molto investire perché, credo, potrebbero rappresentare un volano importantissimo per il rilancio e la programmazione”. Per il vicesindaco della città della Contea, oggi più che mai, si deve puntare sulla sinergia fra pubblico e privato. “Ho convocato, per le prossime settimane, un tavolo attorno al quale sederemo noi come amministrazion ma anche gli operatori del settore turistico e gli imprenditori che amano e vogliono investire nella nostra splendida città. Ritengo utile lanciare l’idea di un consorzio turistico della nostra città, che possa soprintendere alla promozione”. Cerruto è convinto che i pochi fondi del Comune non bastino più. “Ho sempre reputato assolutamente insoddisfacenti i cinquanta – sessanta mila euro annui che il Comune di Modica può investire per il piano turistico. Per tale ragione – propone Cerruto – ritengo che il pubblico ed il privato possano fondersi per avere maggiori risorse da utilizzare. Questa, per me, è la ricetta vincente. Tutti ne avrebbero un utile: la città dal punto di vista turistico, gli imprenditori per far girare la loro economia ed i turisti, con servizi certamente migliori e più adeguati”. Il vice sindaco Giorgio Cerruto conclude con una proposta molto forte, in linea con alcuni grandi centri turistici, una tassa di soggiorno. “Proporrò, inoltre – conclude -, una simbolica ed esigua tassa di soggiorno, che possa ulteriormente sovvenzionare e finanziare la promozione del nostro territorio, durante tutto l’anno. Sarebbe il consorzio, di cui parlavo prima, a gestire in maniera assolutamente limpida e trasparente tutti gli introiti ed a reinvestirli nella promozione”.

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