Raccolta dei rifiuti a Modica. Gare deserte per gli “ingombranti”

Non si può dire che Modica sia “al passo” per quanto concerne la situazione dei rifiuti. Il ritiro degli ingombranti, ad esempio, continua a rappresentare un problema irrisolto per la città. Le diverse gare per l’assegnazione dell’appalto della raccolta degli ingombranti, indette dall’amministrazione Buscema, sono andate, tutte deserte ed anche la stessa ditta ecologica, “Giorgio Puccia”, che ad oggi si occupa della raccolta della nettezza urbana, non ha voluto parteciparvi, poiché attende ancora dal Comune il pagamento di ben quattro anni di servizio effettuato a Modica, e ad oggi ancora non saldato. “Inoltre – secondo Giorgio Puccia – continuano a perdurare i problemi sui pagamenti della stessa raccolta dei rifiuti: cioè, ad oggi riceviamo dal Comune soltanto acconti sulle fatture. Oramai da ben trenta mesi è così, per di più – conclude -, dobbiamo fare i conti col mancato riconoscimento da parte dell’ente, dei periodi di malattia e di ferie degli operatori”. La mancanza del ritiro quotidiano degli ingombranti crea un problema più grande, in quanto costringe gli amministratori a procedere, attingendo dai contributi versati dai cittadini, ad effettuare doverose ed esose bonifiche di illegali discariche a cielo aperto. Per tali bonifiche, l’amministrazione ha già impiegato l’intera somma stanziata due mesi fa, pari a ben trentacinque mila euro, ed anche un secondo stanziamento di ventimila euro, non riuscendo, però, a risolvere il problema. L’assessore comunale all’Ecologia, Giovanni Spadaro, afferma che: “Se le gare non andassero deserte, avremmo già risolto il problema. È una situazione anomala – commenta – che dobbiamo risolvere al più presto”. Il titolare dell’Ecologia al comune di Modica, ha dato mandato, inoltre, di verificare la modalità di pagamento per il ritiro, tra gli ingombranti, dei materassi. La questione è se convenga proseguire con la modalità ad oggi attuata dall’amministrazione, cioè pagare il servizio di raccolta dei materassi sulla base del loro peso e non sulla base delle quantità ritirate. “È chiaro che dobbiamo arrivare a capire – conclude l’assessore Spadaro – quale sia il metodo che permetta di far risparmiare l’Ente”.

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