Tribunale di Modica, appello al Capo dello Stato: “Non firmi il decreto”

«Si invita il Presidente della Repubblica a non controfirmare il decreto legislativo che ha deciso la soppressione del Tribunale di Modica; il Ministro di Giustizia a verificare con urgenza le dinamiche economico finanziare che si dovrebbero attuare in ogni singolo Circondario Giudiziario soppresso per garantire l’amministrazione corretta, funzionale ed efficiente del nuovo costituendo assetto territoriale, invita il Governo a ritirare il Decreto legislativo ed evitare scelte operate senza il preventivo confronto popolare e prive di consenso». Inizia così il documento proposto ieri sera alla civica assise dal presidente Carmelo Scarso ed approvato, dopo un lungo ed articolato dibattito, da tutti i consiglieri presenti. Il documento in questione si conclude con la proposta giuridica: «Si dà mandato al sindaco di attivarsi per ricorrere avanti la Corte Costituzionale, per la dichiarazione di illegittimità costituzionale del decreto legislativo». Scarso apre la seduta con la lettura del documento ed afferma che a Roma «si è consumato l’ennesimo atto di ignavia politica e di spoliazione istituzionale a danno della nostra città: è stato soppresso il Tribunale di Modica. Oggi discutere di responsabilità sarebbe del tutto inutile e non conducente alla tutela degli interessi istituzionali della città». Ma quanto dichiarato appena qualche minuto prima non viene poi mantenuto negli effetti pratici, tant’è che è il presidente stesso a sottolineare il fatto che «bisognerebbe discutere e denunciare i comportamenti di chi poteva e doveva intervenire in sede propria e non lo ha fatto – commenta Scarso -. Di chi, politicamente accreditato, non ha difeso la nuova e costosa realtà strutturale giudiziaria di Modica, mentre altre realtà civiche, di identica valenza argomentativa, hanno trovato difesa». Non è difficile pensare che il riferimento sia al parlamentare del Pdl Nino Minardo e che le altre realtà citate possano essere riassunte nel «caso» del tribunale di Caltagirone difeso dalla Finocchiaro e da Burtone (Pd). La conclusione dell’intervento del presidente Carmelo Scarso è un «invito» alla mobilitazione generale: «La lotta per conservare il Tribunale della nostra città è la lotta stessa per difendere e conservare la democrazia e la libertà dei cittadini. Modica deve ritrovare se stessa – conclude – e noi, abbiamo il dovere di mobilitarci e di mobilitare la Città e dobbiamo essere ponti a qualsiasi sacrificio, quale che sia il prezzo, anche personale, da pagare»

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa