In questi giorni i cittadini modicani e ragusani che usufruiscono del trasporto scolastico, si sono visti recapitare a casa una lettera dai Comuni, con all’oggetto: “Compartecipazione per servizio di trasporto scolastico”. La stessa parla di accordi e delibere adottati dai comuni di Modica e di Ragusa, di convenzioni per il trasporto dei bambini delle frazioni di San Giacomo e Montesano, e di modalità e pagamento delle tasse concordate fra gli enti in base alle fasce di reddito Isee.
Fino a qui niente da eccepire nella forma ma non nella sostanza sì, visto che è stata introdotta una nuova tassa sulle famiglie; questa tassa viene deliberata per le famiglie che vivono lontano dai centri urbani e che non usufruiscono dei servizi che i cittadini dei centri abitati normalmente hanno a disposizione.
Il paradosso è nel chiedere il versamento di tale somme mensili in modo retroattivo per le mensilità pregresse da Gennaio a Maggio 2012.
Nella missiva, dichiara Ignazio Abbate, Presidente dell’UNSIC di Modica, oltre alle coordinate per il versamento di tale importo, viene evidenziata la seguente frase: “resta inteso che qualora permanga l’inadempienza, questo servizio pubblico istruzione non solo non potrà provvedere al rinnovo del servizio di trasporto per l’anno scolastico 2012/2013, ma dovrà attivare il recupero delle somme attraverso il competente ufficio legale”.
A questo punto, si domanda Abbate, dopo che le famiglie fanno i versamenti, dovranno attivare il recupero delle somme versate tramite i legali? visto che durante l’anno scolastico scorso per mesi il servizio in quelle zone veniva a mancare per l’inefficienza dei mezzi!
Forse sarebbe più opportuno che le famiglie venissero risarcite per i danni economici ricevuti per i continui disservizi che l’inefficienza della programmazione amministrativa per la manutenzione dei suddetti mezzi a causato periodicamente per l’intero anno scolastico 2011/2012.
I Cittadini, tutti, secondo Abbate, hanno capito che la migliore efficienza di questa classe politica è quella di deliberare esose tasse anche sui bambini, sulle proprie famiglie per servizi inefficienti e al limite della legalità, considerato che alcuni pulmini sono datati di diversi decenni, dimenticando il momento di grande difficoltà economica di tutte le famiglie e che tale servizio viene espletato per tutti i bambini in età di scuola dell’obbligo. Abbate auspica che prevalga il buon senso e che tutte le famiglie che vivono con grande sacrificio nelle zone rurali del nostro altopiano Ibleo, vengono almeno supportati da servizi decenti e che non vengono caricate da ulteriori tassazioni sui bilanci già precari delle famiglie.