Vittoria, la Cgil chiede confronto con l’amministrazione comunale sulla vicenda Amiu

Senza volersi intromettere nel perimetro della discussione politica in atto tra le forze politiche della città in ordine alla destinazione dell’Azienda speciale AMIU, alla Cgil appare opportuno aprire sull’argomento un ampio e costruttivo momento di confronto con l’Amministrazione comunale di Vittoria perché le determinazioni da essa assunte e che ha trasmesso al consiglio comunale sono di significativa e non secondaria rilevanza amministrativa e sociale. Con la delibera che l’Amministrazione comunale ha trasmesso al consiglio ha di fatto configurato un percorso che si prefigge di porre in regime di liquidazione l’azienda AMIU e la conseguente esternalizzazione del servizio di nettezza urbana affidandolo, attraverso l’espletamento di formale procedura di gara di appalto, ad un soggetto privato cui trasferire anche il personale a tempo indeterminato attualmente in forza all’azienda.
“Ora se da un lato appare plausibile procedere alla liquidazione dell’Azienda Amiu – dice il segretario, Salvatore Terranova – in ragione della massa debitoria che l’Ente comune ha contratto nei suoi confronti e dei debiti che la stessa ha accumulato coi fornitori, non appare, dall’altro, condivisibile invece l’orientamento della giunta di procedere alla privatizzazione del servizio di nettezza urbana. Con la messa in liquidazione dell’Azienda l’Amministrazione vuole attivare procedimenti con cui determinare nel tempo effetti marcatamente positivi sull’assetto complessivo della contabilità pubblica del Comune di Vittoria; su questo si può convenire perché non ci sfugge il carattere virtuoso della scelta, ma il passo della privatizzazione del servizio non ci convince perché costituisce una scorciatoia che si ritiene vada meglio approfondita e soprattutto adeguatamente valutata ala luce degli elementi negativi che da essa discenderanno, non solo sotto il profilo del servizio ma anche in relazione ai possibili contenziosi che potrebbero aprirsi sulla possibile collocazione giuridica del personale.
La Cgil ha, da tempo, fatto sapere all’Amministrazione la propria recisa contrarietà all’incarnata scelta di privatizzazione del servizio di nettezza urbana e chiede che le sia data l’opportunità di un ampio momento di confronto con la convocazione a breve di un incontro, affinché possa rappresentare al tavolo della trattativa una proposta, alternativa alla privatizzazione, che contemperi la possibilità di raggiungere la finalità di introdurre accorgimenti benefici per il bilancio del Comune con un percorso capace di tutelare la connotazione giuridica degli attuali lavoratori dell’azienda che si vuole avviare alla liquidazione”.

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