Il sindaco di Modica denuncia alla Procura della Repubblica continue affissioni selvagge in città

Il sindaco di Modica, Antonello Buscema, ha proposto presso la Procura della Repubblica di Modica, formale denuncia nei confronti dei rappresentanti legali dei due istituti scolastici che, come era già avvenuto in anni passati, nelle scorse settimane hanno nuovamente imbrattato le mura della città con una vera e propria guerra a colpi di manifesti abusivi, a discapito della pulizia e del decoro del centro abitato. Il “caso” era scoppiato con un’interrogazione consiliare presentata dal consigliere di “Nuova Prospettiva” Nino Cerruto, nella quale si chiedeva proprio di “fare chiarezza sulla questione e di ricorrere, eventualmente, alla denuncia”. Va ricordato, inoltre, che Cerruto, come estrema “ratio”, invitava i genitori degli alunni modicani al “boicottaggio totale di queste realtà, che non sono certamente degne di occuparsi dell’istruzione e dell’educazione dei nostri ragazzi”. Così si è arrivati alla denuncia presentata dal primo cittadino, relativa al reato di “vendita, distribuzione o affissione abusiva di scritti o disegni”, e a qualunque altra violazione penale. Essa riporta in allegato la copia di tutti i verbali amministrativi già elevati dal Comando di Polizia Municipale. “Alla Procura della Repubblica – spiega il Sindaco Buscema – e’ stato anche rappresentato l’importante lavoro che il Comune di Modica sta conducendo sul fronte della lotta alla evasione fiscale, con particolare riguardo ai tributi locali, anche nel settore della pubblicità. Non possiamo non far rilevare – commenta -, ed è per questo che chiediamo l’autorevole intervento dell’autorità giudiziaria, che l’intensa attività di vigilanza e le puntuali sanzioni amministrative, non hanno frenato il reiterarsi dell’ attività illecita di allocazione dei manifesti abusivi, che compaiono puntualmente negli spazi autorizzati dal Comune ma in assenza di autorizzazione e senza aver provveduto al pagamento della relativa tassa”. Il primo cittadino modicano proprio non tollera la prepotenza e l’arroganza, di chi continua nella propria azione illegale. “Auspichiamo un pronto interessamento della Procura, per riaffermare un pieno rispetto delle regole anche in questo settore. Non possiamo, infatti, tollerare la prepotenza dimostrata da questi due istituti scolastici – conclude -, che dovrebbero essere i primi promotori di una cultura della legalità, del rispetto della cosa pubblica e delle persone e che invece, con il loro comportamento, vanno a ledere questi principi insieme al decoro della nostra città”.

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