I CANDIDATI ALLE REGIONALI S’INTESTINO UNA BATTAGLIA SERIA : SI FACCIANO PROMOTORI PER RIPORTARE IL CARBURANTE A LIVELLI NON SPECULATIVI COME GLI ATTUALI. La riflessione di Ballarò

Aumentano le ufficializzazioni delle candidature per le Regionali, quotidianamente leggiamo nuovi proclami dei candidati, rigorosamente vecchi della politica ed in molti casi voltagabbana, ma ce ne fosse solo uno tra tutti che penserebbe davvero d’intestarsi una battaglia che prima o poi va combattuta, perché credo che oramai sia stato abbondantemente superato ogni limite di tollerabilità.
Ciascuno di questi signori si presenta ai siciliani come il nuovo salvatore di questa martoriata isola, ciascuno critica l’operato dei precedenti governi anche se ne hanno fatto parte fino a pochi giorni fa, ma nessuno è capace di vedere che la Sicilia ed il suo popolo stanno affondando per le loro connivenze con un governo centrale che nell’ultimo anno ha tolto alla popolazione ogni possibilità di serena sopravvivenza e per l’incapacità di combattere giuste battaglie sociali. C’è tra tutti questi salvatori della Sicilia uno che abbia il coraggio di affermare che il carburante non può pagarsi ad oltre due euro al litro, soprattutto da noi dove per l’acclarata incapacità di chi ci ha governato, non esistono mezzi di trasporto alternativi alla macchina e dove un lavoratore che mediamente guadagna attorno ai mille euro al mese, è costretto a spenderne qualche centinaio solo per recarsi al lavoro ?
La gente è stanca di ascoltare le solite litanie e le solite promesse di svolta mai mantenute da alcuno; ci vuole un impegno concreto che veda dissociati alcuni politici dai poteri economici forti e combattere la speculazione che s’annida dietro i continui aumenti di questo bene che è diventato di prima necessità come il pane e la pasta.
Di questo genere di politico la Sicilia ha bisogno, di tutti gli altri se ne fa volentieri a meno perchè è già scontato che chi siederà tra i banchi della Regione sarà esattamente la fotocopia dei suoi predecessori.
Avremo nei prossimi giorni la gioia di leggere su qualche giornale che si è trovato un candidato che nel proprio programma inserirà la calmierazione dei prezzi del carburante, quantomeno per i lavoratori e le piccole e medie imprese ? Mi piacerebbe pensare di si, purtroppo l’esperienza del passato insegna che è più facile per i politici condividere le malefatte dei potenti che le giuste cause dei poveri disgraziati.

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