Polemica Carpentieri-Cavallino sul “Vincenzo Barone”. Modica, toni da querele

La “querelle” sugli impianti sportivi a Modica non accenna a placarsi. Dopo il botta e risposta fra l’assessore allo Sport del Comune di Modica, Tato Cavallino e l’ex vicepresidente della Provinca, Mommo Carpentieri, sono diverse le prese di posizione in merito. Il gruppo consiliare del Pdl, fa quadrato attorno a Carpentieri accusando con violenza Cavallino di giocare a scarica barile con colpe e responsabilità. «Sono assurde – continuano i berlusconiani -, censurabili ed inconcepibili le parole di critica che l’assessore Cavallino ha usato nei confronti di Mommo Carpentieri a proposito dell’inagibilità agonistica del Barone» e lo «invitano» per usare un eufemismo, a scusarsi. Altra presa di posizione è quella del segretario provinciale della Confsal, che non lascia cadere la questione, senza offrire un proprio commento accusando Cavallino di non essere all’altezza della situazione: «Lo palesa lo stato in cui versano gli impianti sportivi, i parcogiochi, i monumenti ed palazzi storici di Modica. Si preoccupa di accusare la Provincia per aver sistemato e reso agibile il “Vincenzo Barone”, da sempre risaputo, anche da Cavallino, campo per dilettanti – conclude -, e non si assume le sue responsabilità per non aver dato luogo alle manutenzioni necessarie al Campo Caitina». Intanto sono da registrare alcune precisazioni di una delle ditte fornitrici dei lavori, la “Piscine Sirio Sport Srl”, che per bocca del responsabile, Ernesto Lorefice, chiarisce: «Il campo del “Vincenzo Barone” è stato consegnato alla Provincia, dopo esser stato più volte collaudato. Le misure sono come da protocollo, dettato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio – afferma – e, posso assicurare, che sono state realizzate alla perfetta regola dell’arte». Alla “Piscine Sirio Sport” non vanno giù alcune affermazioni dell’assessore Cavallino, soprattutto quando quest’ultimo ha messo in dubbio la «regolarità delle dimensioni». «Ritengo che l’assessore Cavallino, prima di rilasciare certe affermazioni, dovrebbe verificare le misure dei campi per norma», spiega Lorefice che invita Cavallino a ritirare le sue dichiarazioni (in caso contrario preannuncia di volere sporgere «denuncia di querela e richiesta danni nei confronti dell’assessore») e conclude dicendo che «non si può, per ragioni di astio politicio, gettare fango su chi quotidianamente lavora e lo fa onestamente, con grande professionalità».

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