Tunisini in rivolta al centro di accoglienza di Pozzallo. Quindici arresti

Quindici extracomunitari sono stati arrestati dopo la rivolta di sabato al centro di prima accoglienza di Pozzallo. Sono tutti tunisini. Li hanno tratti in arresto  Squadra Mobile di Ragusa unitamente ai Carabinieri di Modica e alla  Guardia di Modica e Pozzallo, in stretta sinergia con la Procura di Modica diretta dal Procuratore. Si tratta di (Foto in basso) Boghrene  Mohres, 28 anni, Amri Kais, 24 anni, Selimi Achref, 23 anni, Jbali Kamel, 25 anni, Omri Mohssim, 35anni, Sadam Mabrouk, 21 anni, Mustafa’ Merrakchi, 26 anni,  Amri Lamjed Ben Houcine, 37 anni,  Emanaa 29 anni, Younes Emanaa, 24 anni, Hamdi Rakik, 30 anni,  Turkina Jah, 24 anni, Remadi Marwan, 22 anni, Ajnaf Slim, 39 anni, e Ahmed Rekik, 21 anni. Sono ritenuti responsabili di resistenza e violenza verso le forze dell’ordine presenti nel C.P.S.A. di Pozzallo per servizio di ordine pubblico e che nell’esercizio delle loro funzioni cercavano di impedire che ciò accadesse, in quanto, in concorso tra loro, nel tentativo di darsi alla fuga dal centro, dove si trovavano ospitati dopo il loro sbarco, avvenuto il  31 agosto scorso a Lampedusa e trasferiti a Pozzallo, procuravano lesioni personali a  un Carabiniere(giudicato guaribile in 10 giorni, e tre poliziotti(guariranno in 10,  3 e 2 giorni).  Nella circostanza  gli extracomunitari hanno devastato la struttura distruggendo il pavimento in parquet, divelto le staffe in alluminio dell’intelaiatura del parquet utilizzandole quali armi improprie nei confronti dei tutori dell’ordine intervenuti, sfondato le porte vetrate prospicienti l’area esterna recintata del CPSA, divelto muri e porte con le predette staffe metalliche, per procurarsi la fuga, ed utilizzando corpi contundenti scagliandoli contro le forze dell’ordine che prontamente avevano fronteggiato la rivolta riuscendo ad allontanare gli extracomunitari i quali, al fine di riuscire nel loro intento, lanciavano contro l’anzidetto personale tutto il materiale che riuscivano a prelevare.  Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso le Case Circondariali di Modica, Ragusa, Caltagirone e Siracusa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Modica, Gaetano Scollo.

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