Partecipata Serata “Jazziin’ for Avis” a Modica

Si può parlare di cultura e di solidarietà, ma forse basta parlare di cultura della solidarietà – e del “valore del dono” – per raccontare della serata di ieri a Cava di Pietra Franco, dove un giovanissimo e talentuoso musicista modicano, Giacomo Caruso, ha suonato insieme ai suoi maestri Joris Teepe e Steve Altenberg facendo un regalo all’Avis di Modica e all’opera di sensibilizzazione che incessantemente svolge sul territorio per la donazione del sangue.

“Jazzin’ for Avis” non ha avuto dentro solo due ore di ottima musica, se è possibile ancor più ispirata dalla suggestione di una location magica, affacciata sullo scenario notturno della città, ma ha essenzialmente dischiuso emozioni, sin da quella più semplice e più genuina della condivisione tra le tantissime persone che hanno risposto al “richiamo” dell’Avis.
“Non c’è musica più vicina del jazz al valore della donazione del sangue”, ha ben detto, sin dalle prime battute, Giacomo Caruso: “Perché nel suonare insieme questo genere di musica c’è bisogno di un empatia che ti fa stare molto vicino all’altro, nel profondo: ed è lo stesso sentimento nei confronti degli altri che si deve avere dentro, per scegliere di donare il proprio sangue”.

Giacomo è tornato per la terza volta in un anno a fare un concerto nella sua città d’origine.
Dopo il piano solo per il Centro Studi della Contea e dopo il trio con i giovanissimi Kristijan Krajncan e George Dumitriu per Modica Miete Culture, adesso ha avuto l’occasione di suonare con due insegnanti del Prins Claus Conservatorium di Groningen, dove sta completando i suoi studi: Joris Teepe al contrabbasso e Steve Altenberg alla batteria.
Teepe e Altenberg suonano insieme da un ventennio e sono una sezione ritmica eccezionale. Joris Teepe è stato più volte ingaggiato per dei tour mondiali da mostri sacri del jazz come Benny Golson e Rashied Ali; si è anche più volte esibito e ha inciso, con Tom Harrell, Mulgrew Miller, Chris Potter, Kenny Werner, Don Braden, Gene Jackson e tanti altri personaggi di punta del jazz mondiale. Steve Altenberg ha collaborato con John Abercrombie, Randy Brecker, Barry Harris, Kevin Hays, Philip Harper. E Giacomo Caruso, loro allievo, promette di poter vantare presto un curriculum altrettanto importante, tanto più che nonostante la giovanissima età ha già una ragguardevole storia artistica alle spalle: ha suonato in importanti teatri e festival europei (ELBJAZZ festival, Aarhus Jazz Festival, Swingin’ Groningen) e con musicisti del calibro di George Dumitriu, Kristijan Krajncan, Signe Bisgaard e Anna-Lena Schnabel.
Per questa occasione hanno messo su una scaletta con standard jazz degli anni 30′ riarrangiati estemporaneamente in chiave moderna con un mood che ha spaziato dal jazz più tradizionale al free jazz, con incursioni anche in territori rock ed etnici. La scelta dei brani ha reso il concerto piacevolmente accessibile anche per il pubblico meno avvezzo al genere, ma allo stesso tempo la loro reinterpretazione ha messo in evidenza l’interplay spontaneo e intenso tra i tre musicisti, in cui la differenza d’età e d’esperienza non è che un valore aggiunto. Non a caso, nella scaletta Giacomo Caruso ha scelto di inserire anche una composizione sua, “While you were sick”, e una di Pawel Klin, suo compagno di corso, “Silently Rising”.

“Ringrazio l’Avis di Modica e in particolar modo il suo Presidente Carmelo Avola per aver organizzato questa serata – ha detto infine Giacomo Caruso – ma, più in generale, per la scelta intelligente di puntare sui giovani talenti modicani come testimonial di questa sensibilizzazione per la donazione del sangue. E ringrazio anche il Sindaco di Modica Antonello Buscema, per la vicinanza che mi ha dimostrato in questa come già in altre occasioni, e per lo spazio che in questa città si apre per occasioni di questo tipo”.

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