Italia dei Valori: “Un tormento estivo le dimissioni di Dipasquale”

“Da 15 mesi a questa parte è stato un tormentone: si dimette, non si dimette. Già in campagna elettorale sapevamo che Nello Dipasquale, mentre a parole negava, in testa aveva già ben chiaro ciò che ora è accaduto. Dispiace dirlo, ma lo avevamo previsto ed i fatti ci hanno dato ragione”. Italia dei Valori fa l’analisi della situazione dopo le dimissioni del sindaco di Ragusa, chiaramente non condivise.
“L’ex Sindaco, questa estate – dice il Coordinatore Cittadino, Venerando Cintolo – lasciando il Comune e la sua frazione rivierasca alla deriva, ha avviato spasmodici contatti con partiti e movimenti, di qualunque colore e collocazione, per trovare un tetto sotto cui ripararsi; infine l’ufficialità delle dimissioni. Finalmente! Alea iacta est!!! Stretto l’accordo con Crocetta! Dopo il “bluff” del candidato presidente ed il successivo licenziamento subìto da parte di Zamparini avrà sicuramente tirato un grosso sospiro di sollievo quando finalmente Crocetta gli ha detto “si, puoi venire!”
Adesso però è tempo di bilanci; queste dimissioni devono indurre alla riflessione e magari qualcuno, o più di qualcuno considerato il suffragio di cui ha goduto, se intellettualmente onesto, deve recitare il mea culpa e ricordare, a futura memoria, affinché ciò non abbia più a ripetersi in qualunque occasione lo si trovi ancora una volta protagonista. Chi è bugiardo una volta, lo sarà sempre spesso e volentieri.
Solo 15 mesi fa, in piena campagna elettorale, a chi gli chiedeva, supponendo la sua uscita da Palazzo dell’Aquila, giurava e spergiurava che mai questa eventualità si sarebbe concretizzata; che lui aveva troppo a cuore le sorti della Città per lasciarla in balia di un commissario prima e di chissà chi dopo.
Ha tradito! Questa è la verità!
Ha tradito, in primis, Ragusa ed i ragusani;
ha tradito il suo elettorato, tutte quelle persone che lo hanno sostenuto in questi anni;
ha tradito chi lo ha allevato politicamente;
ha tradito i suoi più stretti sostenitori, di ieri e di oggi, quei consiglieri di maggioranza che, nonostante tutto, ancora, senza pudore, cercano di riparare il sole con la rete giustificando il suo tradimento con la necessità di assicurare un presunto collegamento con la Regione; volti vecchi e qualcuno nuovo che si è rapidamente adeguato, quelle stesse truppe cammellate che hanno obbedito vigliaccamente al suo imperium e che, da sempre asserviti, con zelo fanatico, gli hanno consentito di cementificare la città decretando, di fatto, la morte del Centro Storico e della identità ragusana ed il tracollo economico delle piccole imprese e dei commercianti, il tessuto sociale della nostra comunità che, insieme alla zootecnia, è stato da sempre la colonna vertebrale dell’economia ragusana.
Passerà alla storia come l’esempio primo ed unico della città di Ragusa di Sindaco, cementificatore, nuclearista e trivellatore, che ha ridotto prima e lasciato poi la Città in braghe di tela!
Il comune ha la cassa vuota ed il suo impegno per raggiungere questo obiettivo è stato massimo; ha speso tutto e di più distribuendo consulenze ed incarichi ad esperti e presunti tali, sostenendo e consentendo percorsi di carriera e posizioni organizzative che i ragusani pagheranno a vita, appesantendo molto il già precario bilancio del Comune; ha sostenuto, anche in sede giudiziaria a spese nostre, le multinazionali delle mega centrali eoliche e del petrolio, strenui avversari, per convenienza personale ancorché legittima, del Piano Paesistico e del Parco degli Iblei!
Altro che territorio verde ricamato da muri a secco!!! Territorio devastato!!!
lo stesso sindaco che, subodorando i venti della cosiddetta antipolitica e del movimentismo di protesta povero di proposte, in perfetto stile gattopardesco, lascia il suo partito e cambia rapidamente casacca; rinnega se stesso, diventa antinuclearista del dopo Fukushima e veste i panni populistici dell’ecologista noMUOSsiano; si è fatto conoscere perfino dai Forconi!
La sua storia politica è un libro aperto, il suo continuo girovagare da un partito all’altro ha da sempre avuto un unico fil rouge: ha pensato solo, sempre ed esclusivamente a se stesso; tutto ruota attorno a questo obiettivo e chi sapeva e ha fatto finta di non sapere, chi ha visto ma si è girato dall’altra parte per non vedere, chi conosce e nonostante tutto continua a negare la verità, chi lo ha aiutato consapevolmente nel progetto è complice con Nello Dipasquale della catastrofe ragusana”!

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