Fornace Penna di contrada Pisciotto(Scicli), si lavora al recupero della testimonianza di archeologia industriale

Provincia, Comune e Sovrintendenza attorno a un tavolo, per discutere del recupero e della preservazione della Fornace Penna di contrada Pisciotto a Sampieri. Conferenza di servizio a palazzo di viale del Fante tra il sindaco di Scicli, Franco Susino, il vicecommissario alla Provincia Giovanni Puglisi, e il Sovrintendente di Ragusa Alessandro Ferrara per fare il punto della situazione e decidere come procedere per la salvaguardia del bene. Entro un paio di settimane ciascun ente, per le proprie competenze, verificherà lo stato di validità giuridica dei vincoli in capo agli eredi proprietari (la Fornace è di proprietà privata) e si procederà alla convocazione degli stessi.
Subito dopo potrebbe essere indetto un bando per la manifestazione di interesse in ordine al bene, per un intervento di recupero che abbia una sostenibilità economica e una destinazione d’uso compatibile con il genius loci. Franco Susino, da consigliere provinciale, scoprì che il vincolo e il susseguente obbligo in capo ai proprietari di provvedere alla messa in sicurezza del manufatto, non era mai stato notificato agli eredi ed era perciò inefficace. Da sindaco, stamani, ha riavviato l’iter concertato con tutti gli enti di competenza per arrivare a un’operazione di messa in sicurezza del bene architettonico e a un suo recupero, rispettoso dei luoghi. Come è noto, il Comune ha competenza per la pubblica incolumità, mentre la Sovrintendenza per la tutela artistica dei luoghi. La riunione di oggi, dal carattere estremamente concreto e operativo, sarà seguita da un incontro con i proprietari, che potrebbe preludere a un bando pubblico internazionale per la manifestazione di interesse finalizzata al recupero del manufatto e alla sua messa in sicurezza.
Di recente Giorgio Armani ha sostato davanti al reperto di archeologia industriale, avendo parole di grande apprezzamento per quella che nell’immaginario televisivo è peraltro identificata con la Mannara del Commissario Montalbano.

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