L’ ambiente attorno al sito archeologico di Cava Ispica è degradato. Non è stata investita nessuna somma per il mantenimento ambientale dell’ area, nessuna manutenzione è stata realizzata per la fruibilità del sito.
A distanza di un anno dalla denuncia che avevo pubblicamente espresso il presidente dell’Unsic di Modica, Ignazio Abbate, le criticità si sono aggravate negli ultimi mesi. Specificatamente la pubblica illuminazione è completamente fatiscente con decine di puti luce spenti;
i pozzetti d’ispezione dell’ illuminazione pericolosamente scoperchiati ed altri i modo inopportuno sono stati riempiti di conglomerato bituminoso; i cigli stradali completamente invasi da arbusti e sterpaglie che limitano la carreggiata
i percorsi principali che partono dall’ area di parcheggio a monte del sito, sono scomparsi perché invasi da rovi ed arbusti vari.
“È impensabile – dice Abbate – che l’ unico sito archeologico di enorme rilevanza del Comune di Modica, venga presentato ai turisti i questo stato di degrado. Quest’ area di grande rilevanza turistica potrebbe essere un volano di ricchezza per tutto il territorio, solo con una programmazione di interventi di manutenzione straordinaria che potrebbe dare lavoro a tante aziende modicane, diventando quell’ area una cartolina turistica. Questa come tanti altri interventi di ripristino del nostro altopiano ibleo, dovevano essere programmati già qualche anno fa con la partecipazione a misure del PSR 2007-2013 che a costo zero per i cittadini modicani, avrebbero portato ricchezza, lavoro e soprattutto cura del paesaggio rurale modicano. Auspichiamo che almeno in questo scorcio fiale di legislatura, si dia il giusto rilievo alle esigenze del territorio rurale modicano”.