Inchiesta della Procura di Modica sulle invalidità. Leontini: “Forti le tentazioni contro di me”. L’MpA difende Minardo

L’onorevole Innocenzo Leontini, a distanza di alcune ore dalle notizie circa un suo presunto coinvolgimento nell’indagine della Guardia di Finanza sulle invalidità, si dichiara esterrefatto e tiene a sottolineare che: “Nel corso della mia attività politica, parlamentare e di governo, non ho mai dato adito a riserve sulla mia rettitudine, onestà, correttezza ed integrità morale. Non ho mai compiuto scelte, attuato soluzioni, assunto atteggiamenti o adottato comportamenti che non siano stati visibilmente ed incontestabilmente generati da motivazioni oneste. Negli ambienti politici ma, soprattutto, nel contesto più ampio della società iblea e siciliana, l’aspetto che indistintamente, gli interlocutori, gli estimatori, ma anche gli osservatori, gli avversari ed i detrattori, hanno sempre ritenuto prevalente nella mia condotta e nella mia immagine, è stato proprio quello della affidabilità morale e della correttezza. Unico valore incontestato! Le altre mie caratteristiche sono state variamente valutate, a seconda che ad esprimersi siano stati gli amici o i nemici, i vicini o i lontani, gli alleati o gli avversari. La dirittura morale e la probità no!”. “E’ quindi evidente – prosegue Leontini – che, il proposito di screditare tale diffusa fiducia e di inficiarne il motivo che ne è alla base, costituisca una tentazione per molti ambienti, pronti a fare ricorso al cattivo, miserabile e schifoso metodo del colpo basso, della velina subdolamente diffusa, della comunicazione costruita sul sentito dire e strombazzata ai quattro venti al solo scopo di orientare un giudizio ed influenzare l’informazione. Nella mia vita non sono mai stato destinatario di un avviso di garanzia. Non ho mai avuto problemi con la giustizia ed in tutta la Sicilia, quando si parla di mani pulite, spesso si fa riferimento alle mie. Non può essere un articolo di giornale ad inventarmi indagato. Non può essere la ingannevole formulazione di un titolo ad associare la parola truffa al mio nome. Non può essere una copertina di giornale ad inficiare il mio curriculum vitae, aggiornandolo con note mai esistite. Credo sia un mio diritto ricorrere a tutti gli argini ed utilizzare tutti gli strumenti per preservarmi dal fuoco concentrico di un’imboscata che, in qualsiasi sede ordita, non potrà che essere smentita e sconfitta dalla certissima mia estraneità a qualsiasi contenuto contestabile e quindi a qualsiasi iniziativa di tipo giudiziario. Fino ad oggi, anche in relazione alle amene vicende rappresentate in alcune ricostruzioni giornalistiche, io non ho mai ricevuto una sola comunicazione, un cenno, una notizia, né tanto meno un avviso da parte degli ambienti giudiziari. Per quanto mi riguarda, le parole usate sono solo fandonie, maldicenze, diffamazioni e calunnie. La campagna elettorale può contenere tali insidie. Notare che c’è chi si presta ad alterarla e drogarla col veleno della calunnia può far male, ma ci impone di proseguire nel rispetto delle regole. I miei successi elettorali – conclude Leontini – sono dipendenti e relativi. Quelli morali, invece, sono certi ed indipendenti. Anzi assoluti. Quelli giudiziari non li faccio attendere a nessuno, per il semplice motivo che non avranno condizioni di partenza. Non esisteranno i casi. A chi volesse avventurasi in azioni finalizzate, rimarrà il più cospicuo pugno di mosche della propria esperienza”. Nella vicenda l’Inps rappresenta la parte lesa e non risultano medici dell’Istituto coinvolti. Risulta che la Guardia di Finanza ha acquisito atti inerenti questa vicenda.

Il partito dei siciliani, Mpa Modica, esprime solidarietà umana all’on. Riccardo Minardo per le vicende accusatorie di questi giorni.
“Vista la concomitanza delle elezioni regionali e la dichiarata disponibilità dell’on. Riccardo Minardo a scendere in competizione il prossimo 28 ottobre – dice il movimento – non ci sorprende la tempistica di notizie atte a screditare e sfiduciare la persona.
Siamo dispiaciuti per quanto sta accadendo e convinti, visti i tempi e i modi, che si tratti della solita bomba ad orologeria, prima delle elezioni.
Ci rendiamo conto che oramai è di moda tirare fuori notizie che hanno tutte le caratteristiche della maldicenza, malignità e calunnia per le quali si è alla ricerca come i più spietati degli avvoltoi per influenzare l’opinione pubblica e l’informazione stessa; notizie che purtroppo creano così tanto danno da rendere difficile la salvaguardia dell’onorabilità dell’uomo ed in questo caso del politico. Se a tutto ciò aggiungiamo che il diretto interessato è completamente all’oscuro di quanto si è appreso tramite l’informazione relativa all’articolo del settimanale degli iblei “La Verità”, peraltro non firmato, e ripreso da alcuni quotidiani regionali e locali, possiamo ben dire che ci sfugge qualcosa nella gestione di fatti e quindi delle notizie.
Per questo motivo esprimendo anche la nostra vicinanza all’on. Riccardo Minardo, il quale non nasconde la sua grande amarezza per gli accadimenti e gli “accanimenti” di queste ore, lo invitiamo a non desistere dall’impegno a favore della provincia di Ragusa svolto in modo serio, da sempre”.

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