Dura presa di posizione del presidente provinciale Confcommercio: “Da stigmatizzare le scelte di alcune associazioni datoriali che, senza motivazione”

“Nel precisare che Confcommercio non ha firmato alcuna mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Camera di Commercio, Sandro Gambuzza, cogliamo, piuttosto, l’occasione per stigmatizzare con forza l’azione dei cosiddetti dissidenti e facciamo quadrato attorno al vertice dell’ente camerale che, nel corso degli ultimi dodici mesi, si è adoperato al massimo per cercare di dare risposte di un certo peso al territorio, pur a fronte di un quadro e di un panorama economico che tutti sappiamo qual è, raggiungendo, in ultimo, il traguardo dell’elezione di un rappresentante ibleo alla presidenza della Sac”.
E’ durissimo il commento del presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, dopo quanto accaduto sabato scorso in Consiglio camerale, con l’approvazione di un documento firmato da dodici componenti che contestano l’azione del presidente Gambuzza. “Nel ribadire che noi, così come gli altri che ne hanno approvato l’operato, faremo quadrato attorno a Gambuzza – aggiunge Magro – ci sentiamo di prendere assolutamente le distanze da tutte le associazioni di categoria, in testa la Cna, ma anche Confindustria, Ance, Coldiretti e Confcooperative, che si stanno rendendo artefici di una spaccatura senza precedenti per l’ente camerale e che, soprattutto, circostanza più importante, così agendo non stanno affatto facendo gli interessi del territorio e delle imprese operanti nell’area iblea. Allo stesso modo diciamo no con forza a tutta una serie di ingerenze esterne, con l’invio di diverse missive a tutti i componenti del Consiglio camerale e a tutte le associazioni di categoria (leggasi intervento del presidente della Camera di Commercio di Siracusa, Lo Bello), che hanno cercato di interferire con il dibattito interno alla nostra realtà locale. Un fatto irrituale e assolutamente inaccettabile. Grazie a Gambuzza, è stata colta una occasione storica per la provincia di Ragusa, la guida della Sac ad un ibleo, Peppino Giannone, espressione del sistema Confcommercio ma, soprattutto, uomo delle imprese del Ragusano. E, come se non bastasse, la carica di amministratore delegato, sempre della Sac, è stata attribuita a Nico Torrisi che, per la sua storia e il suo percorso professionale e sindacale, è da sempre molto legato alla nostra realtà locale oltre ad essere, anch’egli, un uomo del sistema Confcommercio, quindi in assoluta simbiosi con la nostra visione imprenditoriale. Non riusciamo a capire, invece, quali possano essere gli interessi coltivati dalle associazioni datoriali di categoria che osteggiano il risultato storico conseguito con la Sac e che, di conseguenza, cercano di colpire il presidente Gambuzza che ne è stato uno dei fautori. Ci sembra di capire che ci sia qualcosa che non quadra. Soprattutto per le garanzie che, in qualità di organizzazioni che raggruppano le imprese, dovremmo riuscire a fornire ai nostri associati. Noi abbiamo cercato di dare risposte efficaci e concrete. Cosa che gli altri, invece, stanno evitando di fare, trovando, piuttosto, appigli polemici sfociati sabato scorso con un documento che la dice lunga sulla dietrologia esistente. Rivolgiamo, nonostante tutto, un invito all’unità. E a prendere atto della bontà delle iniziative portate avanti dal presidente Gambuzza oltre a ricercare i motivi di unione e non quelli di scontro. Tutto ciò per il bene della crescita e dello sviluppo di una terra, quella iblea, che ha molto bisogno di tutte le componenti produttive”.

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