L’OSSERVAZIONE DAL BASSO ………….. DI DIRETTORE. ELEZIONI. LA POLITICA CHE POCO RISUONA SUI MEDIA: IL PARTITO “ITALIANI LIBERI E FORTI”, “I FORCONI” , IL MOVIMENTO CINQUE STELLE DI GRILLO

Nel calderone della campagna elettorale per le elezioni regionali si parla un po’ di tutti i gruppi politici: da destra a centro a sinistra. A proposito e a sproposito. Si parla di trasformismo, di convenienze elettorali, di passaggi dal centrodestra al centrosinistra e di tanto altro ancora. Io preferisco occuparmi di coloro di cui non si parla o si parla poco: il partito “Italiani liberi e forti”, “I forconi”, il “Movimento 5 stelle” di Grillo. Si affacciano sulla scena politica come novità. Il partito “Italiani liberi e forti”, fondato da cattolici che riprendono l’eredità di Don Luigi Sturzo, ha come candidato alla regione Gaspare Sturzo, 50 anni, magistrato e presidente del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo.
Il Presidente nazionale del neo partito è Eugenio Guccione, docente di storia delle dottrine politiche nell’Università di Palermo e dal 2009 Direttore scientifico e responsabile della nuova serie della rivista “Storia e Politica”, continuazione del periodico dell’Istituto di Studi Storici e Politici dell’Università La Sapienza di Roma. Il partito è stato fondato il 18 gennaio 2012, in occasione del 93° anniversario dell’Appello che don Luigi Sturzo lanciò a “tutti gli uomini liberi e forti”. Il segretario del neo partito è l’avv. Giovanni Palladino, che dal 1996 al 2011 è stato Presidente del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo, (C.I.S.S.).
Questo nuovo partito si propone di fare politica con la consapevolezza che è tempo che l’impegno culturale si trasformi in una “battaglia” civile per il risanamento della Sicilia valorizzando le capacità intellettuali e morali delle sue migliori intelligenze. Il partito è dotato di un innovativo Statuto Federale, che offre grande autonomia e partecipazione democratica alla base degli iscritti per garantire la migliore selezione fra gli iscritti e i dirigenti; rifiuta soldi pubblici, perché viene finanziato solo dai contributi dei soci ordinari, dei soci sostenitori e dei simpatizzanti per evitare di essere condizionato dai “poteri forti”, tant’è che ha fissato un limite massimo di 10.000 mila euro per il contributo offerto da ciascun socio sostenitore e simpatizzante; si definisce una “casa di vetro”, perché ogni trimestre nel sito web saranno pubblicate tutte le entrate e tutte le spese, e ogni anno il bilancio verrà controllato da una società indipendente di revisione dei conti.
La piattaforma politica del neo partito è stata fissata in 15 impegni che riguardano la persona, la famiglia, le autonomie locali, lo Stato, la scuola, la giustizia, l’impresa e il lavoro, la finanza, il fisco e le pensioni, la sanità, il volontariato, il finanziamento della politica, l’Europa, la globalizzazione. Si tratta di un percorso programmatico che riprende gli ideali e le azioni politiche del pensiero sturziano.
E veniamo ai “I Forconi”. La loro protesta si è trasformata in proposta politica. Il Movimento , guidato da Mariano Ferro, Giuseppe Scarlata e Franco Crupi, vista la latitanza della politica con la ‘P’ maiuscola, ha pensato bene di scendere in campo. “ Vogliamo dare – afferma Mariano Ferro – il giusto senso a quella straordinaria prova di maturità data a gennaio in tutta la Sicilia e ribadita anche di recente: i Forconi scelgono, senza rinunciare alla piazza, di provare a continuare questa battaglia anche all’interno dei palazzi per spazzare via chi in tutti questi anni ha distrutto anche le prospettive di crescita della Sicilia e, con queste, il futuro stesso di un intero popolo siciliano”.
E infine il Movimento di Grillo. E’ un movimento di rottura con tutti i partiti esistenti, nessuno escluso. Raccoglie il dissenso, la protesta di quanti sono profondamente nauseati e schifati dell’attuale sistema politico. In Sicilia parteciperà alla competizione del 28 ottobre e Grillo ha annunciato che girerà con il suo camper l’isola. E’ un gruppo che riscuote consenso anche in Sicilia, nonostante il modo molto discutibile e, a mio avviso non condivisibile ma da rispettare, con cui il leader del movimento si pone, che gli è valso l’epiteto di “fascista” da parte di Bersani. Ma Grillo non si è minimamente scomposto, rispondendo così, nel suo blog, al leader del PD: <>. Staremo a vedere se gli elettori vedranno questi gruppi politici come una novità per la Sicilia!

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa