L’on. Ammatuna: “sarebbe deleterio per il Pd pensare ad eventuali ripescaggi di chi è stato coinvolto in prima linea nella gestione clientelare del servizio sanitario”.

“Non si può ammantare di un alone di santità chi è stato il braccio esecutivo delle politiche clientelari del governatore Lombardo ed ha contribuito allo sfascio dei servizi sanitari. Non si può mettere nel dimenticatoio l’attività svolta dall’Assessore Russo che, a fronte di qualche risparmio, ha abbattuto i livelli essenziali di assistenza in Sicilia praticando indiscriminati tagli lineari”. Lo sottolinea l’onorevole Roberto Ammatuna secondo cui basterebbe chiedere il parere dei comuni cittadini e degli operatori sanitari per avere una stima concreta del suo apprezzamento. A titolo di esempio, basta esaminare cosa è diventata la realtà sanitaria in provincia di Ragusa dopo l’avvento della gestione Russo. Le strutture ospedaliere operano con circa 600 dipendenti in meno e malgrado i sacrifici degli operatori è sempre più difficile garantire la qualità dei servizi offerti.
“I posti letto per acuti – spiega il parlamentare regionale –  tagliati in maniera selvaggia, non sono stati sostituiti da quelli per cronici. Dei PTA tanto osannati non c’è traccia, mentre è stata devastante per l’emergenza/urgenza la chiusura dei pronto soccorso o la loro dequalificazione, avvenuta attraverso il ridimensionamento di unità operative di supporto come radiologia e laboratorio analisi. Nella gestione del personale è stata privilegiata unicamente l’appartenenza partitica, mettendo in atto una raffinata strategia di occupazione dei posti di comando. Basta chiedere ad un qualsiasi operatore della sanità per avere conferma che anche il semplice spostamento di un ausiliario da un reparto all’altro della stessa struttura ospedaliera doveva passare dalla forche caudine di Lombardo e dell’Assessore alla Salute. Credo che sarebbe deleterio per il Pd pensare ad eventuali ripescaggi di chi è stato coinvolto in prima linea nella gestione clientelare del servizio sanitario. La gente, giustamente, non capirebbe queste scelte”.

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