MODICA, RAFFAELE POIDOMANI: CRONACA DI UN COMPLEANNO

Festa riuscitissima quella per i 100 anni di Raffaele Poidomani. Gli invitati che hanno accolto l’invito hanno superato di gran lunga le previsioni più ottimistiche. Erano presenti amici di un tempo, quindi personali dello scrittore e amici postumi, cioè dei suoi racconti e delle sue poesie. Nella chiesa, ubicata nel suo amato Piano S Nicola, stracolma di gente la festa ha avuto inizio con la conversazione letteraria condotta dalla Prof.ssa G. Polara, a seguire la lettura (S)drammatizzata de L’ora di Rosolini in un andirivieni di brani letti, recitati, cantati e musicati. Protagonista è stata la parola poidomaniana, asciutta, precisa, suggestiva, bizzarra nelle metafore e minuziosa nelle descrizioni. A seguire Marcello Perracchio, il quale si è, per così dire, sdoppiato: un Perracchio -attore ha sapientemente letto opere di Poidomani e un Perracchio-uomo ha ripescato nel suo passato ricordi personali. Egli ha fatto riaffiorare alla memoria Poidomani – drammaturgo, cioè autore di testi di quei famosi spettacoli studenteschi di cui ha scritto anche Ciccio Belgiorno, ma soprattutto ha ricordato l’umanità di Poidomani: un uomo che si aggirava nella Modica notturna di parecchi anni fa, quando le macchine erano una rarità, un uomo che con grande sensibilità si commuoveva davanti ad un cagnolino ferito e che portava na scaccitedda a F. L. Belgiorno malato, pur sapendo che quest’ultimo non l’avrebbe mai potuta mangiare. Infine dopo i ringraziamenti di rito, fatti da un insolito presentatore, ovvero il figlio Aristide, commosso e contento, è diventata protagonista una succulenta torta su cui brillavano 100 candeline. Tanti bambini tra cui Arturo, il nipotino del festeggiato, insieme agli attori e agli spettatori hanno spento le candeline. Tutti i convenuti, proprio come una grande famiglia, hanno gustato la torta. Chissà come avrebbe raccontato questa sua festa Poidomani, se fosse stato presente, una festa vissuta tra l’ironia e la malinconia. Noi abbiamo raccontato il vero…Qualunque riferimento a fatti e persone corrisponde interamente alla realtà. È pertanto da ritenersi puramente casuale ogni situazione che possa sembrare frutto di fantasia.

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