GIORNALISTI E GIORNALAI. La riflessione di Giombattista Ballarò

Sostengo da tempo che nel nostro Paese siano più i giornalai che i giornalisti ed il tempo, sempre galantuomo, finisce prima o poi per avvalorare o smentire certe convinzioni.
Credo sia superfluo citare casi dai quali sia possibile evincere tale convinzione, poiché essendo ricorrenti e sotto gli occhi di tutti, non è possibile che siano sfuggiti ai più, casi di servilismo ai potenti, distorsione volontaria e consapevole delle verità, scelte arbitrarie e discutibili su linee editoriali ed in netto contrasto con quanto previsto dalla deontologia professionale alla quale ogni buon operatore dell’informazione dovrebbe scrupolosamente attenersi.
Un giornalista che deroga ai fondamentali principi dell’informazione, credo non sia meritevole di tale titolo, eppure, malgrado non si possa non condividere questo concetto, accade che per convenienza o per amicizia, qualcuno dimentichi come sia giusto comportarsi.
Il bello è che coloro i quali peccano per trasparenza, senso del dovere, quelli che in cuor loro sanno di non meritare il titolo di giornalisti, vogliono apparire come modelli di perfezione e vantano ad ogni piè sospinto tutti quei requisiti che obiettivamente non hanno.
Per quanto mi riguarda, lotterò con tutte le mie forze e con il convincimento che questa piaga vada curata in quanto mortifica la libertà d’espressione d’ogni singolo cittadino e certifica il marciume esistente all’interno di questa delicata ed eccezionale professione e comunico a qualche giornalaio che laddove dovesse applicare con il sottoscritto certe regole che sono figlie del compromesso esistente tra lui ed alcuni suoi protetti sui quali non è consentito esprimere libere opinioni, non esiterò un solo attimo per denunciarli all’ordine dei giornalisti ed agli altri organismi competenti per rendere pubblico quanto di losco esiste all’interno di taluni rapporti tra potenti e sedicenti professionisti dell’informazione.
Ricordino certi edicolanti l’espressione usata da una delle migliori penne dell’informazione: “il vero giornalista è colui che riesce a rimanere equidistante dai centri di potere”.
E chi non si attiene a questo principio ? beh, è solo un giornalaio!

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