Circonvallazione Ortisiana a Modica. Via le opere di rimozione dell’amianto da vecchi capannoni

Da ieri sono cominciate le opere di rimozione del materiale in amianto dai vecchi e fatiscenti capannoni della Circonvallazione Ortisiana, (Foto L.B., riproduzione vietata) area residenziale densamente abitata, che era stata oggetto di rimostranze dei residenti tanto da indurre il capogruppo consiliare di Sel, Vito D’Antona, alcuni mesi fa, a presentare un’interrogazione, servita conseguentemente ad avviare l’iter per emettere l’ordinanza con obbligo di bonifica. I capannoni, di proprietà di una famiglia di imprenditori modicani, un tempo ospitavano dei pollai ma da un trentennio circa sono in disuso. Il problema principale che lamentano i residenti è la presenza di lastre di eternit che coprono le antiche strutture. I residenti avevano chiesto agli organi competenti di intervenire presso la proprietà affinchè provvedesse alla rimozione delle pericolose lastre per garantire condizioni di vivibilità e sicurezza. Sono centinaia le famiglie che risiedono in quell’area. In passato le stesse lamentele erano state sollevate per lo stesso problema per i capannoni della prospiciente sede dell’Ast. Il problema era stato risolto perchè l’azienda palermitana era intervenuta. I capannoni, peraltro, sono diventati anche pericolosi perchè si stanno man mano distruggendo per via della mancanza di interventi manutentivi. Nei mesi scorsi, dopo che fu accertata la presenza di amianto, i proprietari, sollecitati dal Comune, avevano annunciato di avere presentato un progetto all’Asp. I tempi si erano allungati per la morte di uno dei fratelli proprietari, i Candido, ma l’impegno era che l’inizio dei lavori di bonifica sarebbe stato il 17 settembre. La data è stata rispettata. Da ieri sono cominciati i lavori per la rimozione del materiale d’amianto. “Abbiamo trovato ampia disponibilità e sensibilità da parte della proprietà – spiega Vito D’Antona – che, pur non avendo nessun reddito dalle strutture, hanno inteso intervenire”. In passato era in programma sul la realizzazione di un supermercato e successivamente la Provincia aveva individuato le strutture per realizzare una scuola. In entrambi in casi non se ne fece nulla.

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