ISPICA. LA POLIZIA ARRESTA UNO SPACCIATORE TUNISINO DETTO “MARIO”

Lo scorso 18 settembre gli agenti del Commissariato di Modica, durante un servizio volto alla repressione dei reati in materia di stupefacenti ha proceduto al fermo di P.G. di un cittadino tunisino Alì Salemme, conosciuto anche con l’alias di Hussine Lamine, di 24 anni,  tunisino, clandestino. E’ ritenuto responsabile di avere ceduto eroina, in diverse circostanze, da ultimo il 30 luglio scorso a giovani assuntori in località Cirica a Ispica. In quella data la polizia, nel corso di altri servizi opportunamente predisposti per arginare il fenomeno dello spaccio di droga, aveva arrestato Vincenzo Licitra, 33 anni, ragusano, perché in concorso col tunisino, negli ambienti conosciuto come “Mario” che era riuscito a scappare. In quell’occasione al Licitra furono sequestrati circa 50 grammi di eroina, celati all’interno di un barattolo da cui, con un cucchiaino, prelevata la sostanza da cedere al minuto. Peraltro, i due soggetti avevano scelto come zona di spaccio i canneti del pantano insistente in quella zona, ove la polizia giudiziaria, tra mille difficoltà, era riuscita ad accertare l’andirivieni di tossicodipendenti alla ricerca della dose giornaliera (che sono stati identificati per proseguire le indagini). Le indagini e il servizio disposto il 18 settembre scorso, come si diceva, hanno consentito agli agenti del Commissariato di Modica di individuare un nuovo luogo di spaccio, nei pressi della chiesa Santa Maria Maggiore a Ispica, in cui si era rilevata una sospetta presenza di giovani nel primissimo pomeriggio. E’ stato avviato un servizio di appostamento che ha consentito di individuare, in quel luogo insospettato, il cittadino straniero. Anche in questa circostanza, il giovane tunisino conosciuto nell’ambiente della tossicodipendenza, come si diceva, con lo pseudonimo di “Mario”, si dava alla fuga, ma stavolta con esito negativo, giacché la Polizia lo ha bloccato all’interno di un locale pubblico, dove si era rifugiato. In ufficio si procedeva alla verbalizzazione di alcuni assuntori di sostanze stupefacenti, che con riferimento ai fatti accertati dalla Polizia, del 30 luglio hanno confermato l’illecita attività di spaccio attuata, più volte nel tempo, dallo straniero riconosciuto anche tramite individuazione fotografica per il Salemme. Quest’ultimo è stato, pertanto, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, perché gravemente indiziato e sussistendo fondato pericolo che lo stesso potesse darsi alla fuga, atteso che è sprovvisto di qualsiasi documento di identità, non avere alcun domicilio certo nel territorio dello Stato e, pertanto, nella possibilità di rendersi ulteriormente irreperibile. Ieri, su richiesta della Procura della Repubblica, il Gip del Tribunale di Modica, nell’udienza tenutasi nella Casa Circondariale modicana, ha convalidato il fermo, applicando nei confronti del tunisino la misura della custodia cautelare in carcere.

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