ACATE E VITTORIA: IL BINARIO DELLE CORSE CLANDESTINE E DEL MALTRATTAMENTO DI ANIMALI. PLAUSO DELLA LAV IBLEA AL NAS, AI CARABINIERI E AL SERVIZIO VETERINARIO DELL’ASP.

La Lega Antivisezione di Ragusa da circa 15 anni denuncia costantemente il tristissimo fenomeno delle corse clandestine dei cavalli. Una pratica illegale ed incivile che dagli anni ’70 in poi ha visto crescere la propria forza d’attrazione, prevalentemente nella fascia territoriale che va da Acate, passando per Vittoria,  Scoglitti,  Scicli fino ad Ispica e Pachino.
Ci sono stati anche gli anni d’oro: dalla metà degli anni ’90 al biennio 2001-2002 le attività delle varie congregazioni si erano radicate saldamente nei territori.  Si correvano anche piccoli palii comunali in occasione di feste e sagre. Ad esempio a Comiso e ad Ispica.
Ma soprattutto il Comune di Acate si contraddistingueva per l’organizzazione del Palio di San Vincenzo, con l’assenso naturalmente della chiesa locale.
“Tutto appariva legale, ufficiale, istituzionale – dice la Lav – in correlazione alla fede religiosa e alla tradizione secolare.
Il centro storico veniva infiocchettato per la festa e per la sempre più tragica competizione con cavalli e fantini.
Sindaci di destra e di sinistra e deputati si facevano garanti e paladini della corsa: anche Totò Cuffaro fu presente all’inaugurazione del 2005.
In quel periodo coniammo il termine “turismo mafioso”.  Acate infatti per tre/quattro giorni diventava il polo d’attrazione turistica non solo per i fedeli di San Vincenzo ma anche e soprattutto per malavitosi provenienti da tutta la Sicilia.

Peccato che anno dopo anno continuavano a susseguirsi morti di cavalli, incidenti, cadute, polemiche, denunce, blitz delle forze dell’ordine con pregiudicati fermati e sequestro di materiale da doping.

Poi arrivò la “perla” del Palio di Vittoria, anno 2002, manifestazione costruita a tavolino per ringraziare il voto dei “cavaddari”.
La “festa” organizzata nella centralissima Via Roma causò il sollevamento dei commercianti del centro, dei residenti bloccati per cinque giorni e chiaramente la denuncia delle associazioni animaliste, ambientaliste e della società civile.
La polemica fu talmente fragorosa, soprattutto contro il sindaco Aiello, che Striscia la Notizia mandò in onda nel momento di massima audience uno straordinario filmato che raccontava il terribile maltrattamento degli animali.

Da allora le forze dell’ordine, supportate da una sempre più diffusa sensibilità dei cittadini verso i diritti degli animali e da una rinnovata normativa a tutela degli animali, sono riuscite a colpire al cuore i cultori delle corse clandestine e dello sfruttamento degli animali a fini criminali.

L’operazione dell’altro ieri, ad opera del NAS di Ragusa, dei Carabinieri e del Servizio Veterinario, nel territorio di Acate e di Vittoria, che ha portato alla denuncia di vari pregiudicati, a pesanti sanzioni e al sequestro di numerose stalle, non può quindi che ricevere il nostro più vivo plauso e sincero ringraziamento. Incoraggiamo, infine, le forze dell’ordine ad estendere tali controlli anche ad altre aree della nostra provincia. L’impossibilità di poter svolgere palii “ufficiali”, così come avveniva fino a pochi anni fa, sta spingendo le varie pseudo-organizzazioni di “cavaddari” a realizzare competizioni “alternative” e quindi clandestine”.

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