Ispica, picchiato a sangue, è tornato a casa Alessandro Scapellato

E’ rientrato a casa da alcuni giorni Alessandro Scapellato, il ventitreenne ispicese, aggredito selvaggiamente lo scorso 19 luglio nella casa rurale dei genitori di Contrada Cavafico sulla Ispica-Pachino. Il giovane ha lasciato l’Ospedale Cannizzaro di Catania dov’era stato trasferito in elisoccorso. Scapellato è tornato già al lavoro nel bar di famiglia ma il suo arrivo è stato festeggiatissimo da parenti e amici. Ricorda poche cose: ha raccontato di avere trovato un paio di persone nella proprietà di famiglia. Contro uno di questi si era scagliato ma improvvisamente era stato colpito alle spalle da una seconda persona e da quel momento prima il dolore e poi il nulla. Le indagini dei carabinieri, frattanto, proseguono con il supporto delle dichiarazioni rese dalla parte offesa. Si stanno cercando gli autori della violentissima aggressione. Scapellato si era recato intorno alle 13 nella struttura di campagna dove custodisce dei cani per portare da mangiare. I genitori lo avevano atteso per il pranzo, poi trascorse alcune ore, erano andati a cercarlo e lo avevano trovato intorno alle 18,30, in uno sgabuzzino, esanime e in una pozza di sangue, con una seria ferita alla testa. Si è pensato ad un colpo inferto con una tavola di legno. La vicenda aveva scosso la comunità ispicese. Su Facebook le manifestazioni di solidarietà erano state molteplici anche con la realizzazione di un manifesto che esortava il giovane ispicese a “non mollare”. Il fatto più importante, adesso, è che Alessandro sia potuto tornare alla sua vita abituale.

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