L’Unsic su problema della zona artigianale di Modica

“Dal nostro punto di vista, da parte dell’ Amministrazione Comunale, non c’ è la cultura nel credere e dare fiducia alle imprese del tessuto produttivo modicano, l’ esempio lampante è dato dal fatto che negli ultimi bilanci di quest’ anni non si trovano capitoli di spesa dedicati alle aziende agricole, artigiane e commerciali modicane, non si trova un minimo di progettazione per rilanciare le imprese o per incentivare l’ apertura di nuove; proprio in un comune come quello di Modica che da sempre è conosciuto per le realtà produttive che negli anni è riuscito ad esprimere”. L’Unsic, attraverso il suo presidente, Ignazio Abbate, torna ad occuparsi della zona artigianale di Modica, dei problemi e dei disagi per gli operatori.
“Si deve fare tanto per incentivare il mantenimento di queste imprese – dice – stando vicini al settore, fornendo servizi e destinando somme alla loro crescita ed espansione; invece da parte
dell’ Amministrazione si mettono solo tasse inique, rispetto ai servizi che si forniscono, e non si progetta per espandere il settore.
Ad esempio si potrebbero da subito, investire i Fondi Ex-Insicem già disponibili per sistemare ed allargare la zona artigianale, come da tempo ha già fatto Giarratana, la quale ha creato la zona artigianale utilizzando proprio i suddetti Fondi.
Crediamo sia fondamentale creare una programmazione a lunga gittata, creata attorno alle imprese del tessuto produttivo modicano; perché solo credendo e sostenendo le imprese del comune di Modica si può auspicare in una crescita di tutto la città; invece non si può solo pretendere dalle forze produttive modicane il pagamento di tasse basate sull’ assenza sia di servizi che al sostegno del settore”.

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