Modica, Vega B. L’amministrazione è decisamente per la difesa dell’ecosistema.

Il Comune di Modica ha inviato entro i termini previsti al Ministero dell’ambiente, alla Regione siciliana e a tutti gli enti coinvolti, le proprie osservazioni contro l’installazione della piattaforma VEGA B. Nei giorni scorsi l’assessore allo Sviluppo economico Nino Frasca Caccia ha partecipato alla riunione che il Commissario della Provincia di Ragusa Giovanni Scarso ha convocato su sollecitazione dei sindaci di Modica e Scicli, ribadendo il parere contrario del Comune di Modica e la piena adesione alle motivazioni sostenute da Greenpeace, legate in particolar modo al grave pericolo di alterazione dell’equilibrio ambientale del Canale di Sicilia.
Al contempo, l’Assessore alle Opere Pubbliche e all’Urbanistica Giuseppe Samito, ha lavorato in stretto contatto con i movimenti e le associazioni ambientaliste che compongono il fronte contrario a VEGA B, avvalendosi della loro collaborazione per predisporre un ampio e argomentato fascicolo di osservazioni che sono state poi sottoscritte dal sindaco e trasmesse agli organi competenti.
Lo studio evidenzia, oltre ad alcune violazioni procedurali nella presentazione delle istanze per la Valutazione di Impatto Ambientale, soprattutto l’inesattezza delle valutazioni effettuate, i risicati margini di sicurezza della struttura, il grave pericolo per l’ambiente e l’economia del nostro territorio nonché per le risorse e gli ecosistemi del nostro mare, ribadendo come queste preoccupazioni siano largamente condivise dai cittadini.
Il Comune di Modica, afferma Sammito, data l’estrema ristrettezza temporale per la stesura delle osservazioni, ha anche chiesto che una rappresentanza dei Comuni dell’area interessata venga ascoltata dalla commissione esaminante. L’Amministrazione comunale di Modica si sta dunque fortemente e motivatamente opponendo all’ipotesi che il Canale di Sicilia possa subire ulteriori aggressioni da parte delle società petrolifere. E’ di tutta evidenza che il modello di sviluppo turistico che immaginiamo per la Sicilia in generale e per questa Provincia in particolare come il sindaco Antonello Buscema ha fino ad oggi sostenuto, intervenendo al Forum internazionale del turismo dei sindaci in Cina appare assolutamente incompatibile con lo sfruttamento petrolifero e verrebbe definitivamente compromesso da qualunque decisione dovesse autorizzarlo.

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