IL RITORNO AL BARATTO. La riflessione di Ballarò

Chi lo avrebbe mai detto che all’inizio del terzo millennio si sarebbe tornati a forme di scambio commerciale antecedenti a quelle gestite tramite la moneta?
Il baratto, ossia forma di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi tra due o più soggetti economici, torna in uso ed anche questo, altro non può significare che la crisi profonda d’un sistema politico i cui eccessi hanno finito per produrre un collasso dell’economia e la diffusa mancanza di disponibilità economica all’interno delle famiglie. Per iniziativa della coldiretti, domenica 30 settembre è stato inaugurato a Roma presso l’arena del circo massimo il 1° mercato del baratto, nel quale cittadini, produttori, hanno potuto scambiarsi tra loro prodotti d’ogni genere per ovviare alla contrazione dei consumi in atto ed alla crisi di liquidità. Certo, le difficoltà hanno sempre contribuito ad aguzzare l’ingegno ed anche questa iniziativa può essere letta in questa chiave, motivo per cui le attribuisco un giudizio positivo in quanto può dare risposte a tante persone che altrimenti sarebbero escluse dal circuito degli acquisti per mancanza di moneta, ma certamente pone un serio interrogativo se si considera che il mondo oggi si muove con transazioni a livello globale in rete e carte di credito e realtà come l’Italia che non è un Paese in via di sviluppo debba pensare a forme commerciali che sono appartenute ad altre civiltà, in altri millenni.
L’Italia è ancora la sesta potenza mondiale o un gruppuscolo di ladroni, d’incapaci, di uomini privi di qualsiasi valore ,sono riusciti a farla tornare indietro di tanti secoli ?
Dopo il ritorno al baratto, per ora in via sperimentale, non ci costringeranno a buttare le nostre auto e ritornare agli asini e ai muli come ultramoderno mezzo di trasporto ?
Le premesse ci sono, perché non so quanto potremo resistere a pagare la benzina a due euro al litro di cui il 57% in tasse; già molti sono alla drammatica decisione di fare rifornimento per recarsi al lavoro o andare al supermercato per la spesa alimentare.
E la politica ? Continua a muoversi come fossimo in un’oasi di pace e di grande progresso!

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