Processo per l’igiene ambientale a Modica. Il Comune medita di costituirsi parte civile

L’amministrazione comunale di Modica potrebbe costituirsi in giudizio nel processo davanti al giudice del dibattimento per l’inchiesta sul servizio di igiene ambientale, per la quale giovedì il Gup, Maria Rabini, ha rinviato a giudizio otto persone oltre al sindacalista Giorgio Iabichella che è accusato di diffamazione a mezzo stampa. L’esecutivo cittadino ha bypassato la fase preliminare ma potrebbe decidere di costituirsi in giudizio in apertura del processo ordinario considerato che tra i reati contestati c’è la truffa aggravata ai danni dell’ente civico, oltre alla frode nell’appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Per la decisione definitiva si attende la prossima settimana, quando il sindaco Antonello Buscema rientrerà in città dalla Cina, dove è stato in visita istituzionale per la promozione del territorio. Si sono invece già costituiti parte civile nel procedimento Giuseppe Busso e Vera Squadrito, titolari dell’associazione temporanea d’imprese “Busso – Ecosì”, alla quale poi subentrò Puccia nella gestione del servizio a Modica, e l’ex dipendente di Puccia, Salvatore Avola, che fu licenziato. Imputati sono il titolare dell’azienda, Giorgio Puccia, e i figli Paolo e Giuseppe, il capo cantiere, Giovanni Baglieri, gli operatori ecologici Fabio Cataudella e Antonino Scarso, il dirigente pro tempore del settore ecologia del Comune, Giorgio Muriana Triberio, che figura anche come parte lesa e l’ex assessore all’ecologia Tiziana Serra. Sul rinvio a giudizio di quest’ultima, Il Pd si dice sorpreso. “Al di là del giudizio del magistrato – dice il Pd – incrollabile è la nostra stima e fiducia nel senso di rettitudine e rispetto delle leggi di Tiziana Serra come suo proprio stile di vita prima ancora che professionale e politico. Esprimiamo e confermiamo quindi la nostra vicinanza, sicuri del rapido e favorevole risolversi della vicenda giudiziaria che la riguarda.

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