I MATRIMONI D’INTERESSE NON DURANO A LUNGO NEANCHE IN POLITICA. La riflessione di Ballarò

Esistono tante prove che i matrimoni celebrati non per amore ma per realizzare l’interesse di una o di entrambe le parti non hanno lunga vita; stesso epilogo sembrano avere quelle unioni che si realizzano in politica, in assenza assoluta di quegli ideali e progetti che dovrebbero caratterizzare le parti in causa per una buona riuscita del “matrimonio”.
Il pdl del decennio scorso celebrò un’unione con la lega, quella stessa lega che aveva sempre denunciato i partiti storici presenti in Parlamento di latrocini, ma pur di conquistare quel potere che davvero logora chi non ce l’ha, ha fatto finta di dimenticare accuse pesanti che poi, il tempo galantuomo ha dimostrato che gli “onesti” padani non erano diversi dagli altri politici, anzi rubavano con spudoratezza, avendo la sfacciataggine di gridare al complotto politico per far fuori l’Umberto padano che, pur ammettendo ruberie dei figli(ma egli non poteva sapere !), è stato elevato all’onore di Presidente del partito. La vecchia alleanza nazionale si annienta per incorporarsi nel popolo della libertà, pur essendo enorme la differenza di storia e di cultura tra i due partiti; tutti conosciamo il risultato di quest’altro matrimonio non certo d’amore ed oggi, si profila la separazione dei superstiti nel partito di Berlusconi, dando così il ben servito al centrodestra.
Dall’altra parte, nel cosiddetto centrosinistra, sono state e continuano ad essere così forti le correnti siberiane che tra difensori del vecchio ed innovatori, nulla di buono è possibile presagire, con la logica conseguenza di confondere l’elettorato più di quanto lo sia di proprio. Considerato che tra meno d’un mese nella nostra Regione si andrà alle urne per rinnovare il parlamento siciliano ed il dato che emergerà, complice l’elevato assenteismo, la disaffezione ad una politica bugiarda e truffaldina, sarà un elevato frazionamento delle forze in competizione con conseguente ricorso ad inciuci più scandalosi che nel passato, non sarebbe un bel segnale se i siciliani non votassero nessuno di coloro che sono stati presenti nelle precedenti legislature ?
Forse, solo in questo modo, i vecchi marpioni della politica capirebbero che devono mettersi da parte; solo così si riuscirebbe a selezionare una classe dirigente che nella peggiore delle ipotesi, non potrebbe essere più incapace di quella che per decenni abbiamo dovuto subire.

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