Consiglio Comunale di Modica. Ordine del giorno contro la crisi finanziaria approvato all’unanimità.

Approvato all’unanimità(diciotto voti favorevoli) l’ordine del giorno sulle iniziative da intraprendere per fronteggiare la grave crisi finanziaria e di cassa dell’Ente. La seduta del consiglio è ststa aggiornata a giovedì 11 ottobre  alle  19.30.
La seduta si apre con alcune comunicazioni del Presidente. Scarso che informa che il decreto di soppressione dei tribunali cosiddetti minori avràò un tempi di 18 mesi di tempo per essere concretizzata ma per per cinque anni il Tribunale dovrà gestire l’amministrazione della giustizia con costi a carico del Comune ,secondo quanto indica il decreto e il Presidente del consiglio comunale ha etichettato tutto ciàò come mafiosa autorità in quanto non si può imporre ai comuni di pagare servizi che sono dello Stato, e dove peraltro a Ragusa non saranno destinate somme dal ministero della Giustizia per gli affitti di nuovi locali ove ospitare quello che fu il Tribunale di Modica. Si passa alla discussione dell’ordine del giorno sulla crisi finanziaria. Dal gruppo del Pdl che dichiara la solidarietà ai dipendenti comunali, emerge la esigenza di avere un quadro sulla situazione finanziaria dell’ente prima di adottare la delibera sulle misure anticrisi e capire con quali somme i dipendenti potranno prendere lo stipendio da qui a fine anno.
L’amministrazione replica operando un’analisi duplice dei problemi: situazione finanziaria e situazione di cassa.
Quella di cassa investe tutti i comuni del Paese. L’amministrazione deve fare squadra con i consiglio comunale, con gli altri comuni per fronteggiare una situazione finanziaria pesantissima. All’Anci Sicilia si chiede un’azione coordinata forte e specifica sulla Regione che ha solo erogato il 50% dei primi due ratei. Pare che il limite imposto per lo sforamento del patto di stabilità sia stato rimosso e quindi la Regione potrebbe trasferire le somme. Il Comune sta facendo ogni sforzo per aumentare la capacità di introitare più somme in modo autonomo. L’amministrazione, peraltro, sta operando una pressione per sbloccare sia il trasferimento dei ratei e sia per aumentare la capacità autonoma dell’ente di introitare somme
In sintesi questo è il quadro complessivo delle entrate previste entro la fine dell’anno.
I trasferimenti dello Stato previsti sono di due milioni ottocento milioni, la Regione dovrà trasferire tre milioni e ottocento sessanta mila euro; per IMU si dovranno incassare tre milioni e mezzo di euro.
Si stanno notificando i ruoli coattivi, che si devono pagare entro un mese: si tratta del canone idrico dal 1996 al 2005; sollecito 2010 e ruolo ordinario 2011. Il totale dela riscossione è di 10 diecimilioni e ottocentomila euro. L’ufficio delle entrate ha effettuato volture di contratti per 1500 di persone decedute e altri 3500 casi sono sottoposti ad indagine ricognitiva. Sul Ruolo coattivo TARSU ci sono accertamenti per 956 mila euro. Ruolo ordinario Tarsu 2012, 8840 mila euro. Secondo un calcolo molto vicino al dato reale la somma complessiva delle entrate sono dell’ordine di ventidue milioni di euro che dovrebbero garantire, nella peggiore delle ipotesi, un gettito di sei milioni di euro.
Sommando il tutto sarebbero quindici milioni 672 mila euro quelle prefigurabili le risorse tra entrate dello Stato e della Regione e quelli del Comune sino alla fine dell’anno.
Dalle opposizione arrivano perplessità sull’effettivo gettito possibile; la situazione della Regione è esplosiva lo dimostra il consenso a sforare il patto di stabilità. In provincia il quadro dei comuni è drammatico; non è positiva l’azione dell’amministrazione sul processo di risanamento, basta vedere il consuntivo 2011. Ci sono 300 mila euro di spesa su spese non obbligatorie impegnate con delibere con il parere negativo del dirigente del settore bilancio. Sarebbe stato utile approvare il preventivo entro luglio e poi fare le future variazioni ( SEL).
La crisi di liquidità investe tutti i comuni e bisogna riportare la questione a livello regionale. I cittadini non si mobiliteranno per la crisi del Comune. Si registra un cambio di approccio culturale nei rapporti tra i dipendenti e i cittadini. ( NP)
Il carico fiscale è notevole e le famiglie non riescono a fronteggiare queste spese; quindi le previsioni d’incasso non solo realistiche. Chi paga le tasse oggi paga il conto di una pressione fiscale del 65%. In quattro anni quest’ amministrazione non ha avuto un’idea di risanamento ( Pdl)
Dalla maggioranza si ritiene che le tasse non sono state aumentate e il risanamento è nei numeri dei bilanci consuntivi con una capacità di introito decisamente aumentate; necessaria anche gli investimenti nella cultura perché porta economia di rimando . Si contesta l’atteggiamento troppo critico e sino offensivo di certe sigle sindacali nei confronti del primo cittadino. Bisogna fare azione comune per superare la crisi e non consigliare le persone a non pagare le tasse.(PD).
Ai voti la delibera con l’ordine del giorno viene approvata all’unanimità ( diciotto voti favorevoli). La seduta è rinviata a giovedì 11 ottobre alle ore 19.30

Ordine del Giorno su iniziative da prendere per fronteggiare la grave crisi finanziaria e di cassa dell’Ente
Approvato all’unanimità
IL CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA

Dopo aver ascoltato, giovedì 27 settembre 2012, le rappresentanze sindacali aziendali FP CGIL-CISL FP-UIL FPL, registrando unanimità di consenso circa le iniziative da intraprendere per fronteggiare la grave situazione finanziaria e di cassa dell’Ente;
nella seduta del 4 ottobre 2012;
all’unanimità

Delibera

1)Di dare mandato al Sindaco di rappresentare in ogni sede consentita (Prefettura, Governo Regionale, Anci Regionale, ecc.) la grave situazione finanziaria e di cassa dell’Ente, le cui cause principali sono costituite dagli ingiustificati ritardi dei trasferimenti regionali (vedi il saldo del 50% della I^ e II^ rata 2012), dalla difficoltà oggettiva dell’Ente a riscuotere le entrate tributarie proprie a causa della grave crisi economica e dalle ingentissima riduzione dei trasferimenti Statali, in conseguenza della decurtazione anticipata operata sulla base di un conteggio arbitrario delle entrate derivanti dall’Imposta Municipale Propria spettante ai Comuni;
2)Di protestare per le decisioni dello Stato nei suoi poteri Legislativo ed Esecutivo, per avere deciso, ciascuno per le proprie competenze, di “ scaricare” le difficoltà dello “Stato formale”(Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Montecitorio, ecc.) sullo “ Stato reale” costituito dal territorio e dai suoi rappresentanti (Sindaci);
3)Di intraprendere, di concerto con il Sindaco, con le OO.SS. e le rappresentanze Regionali e Nazionali dei Comuni, ogni iniziativa finalizzata a rimuovere il grave disagio e la sofferenza che vivono i lavoratori, gli operatori economici e l’intera Città;
4)Di impegnare il Sindaco a chiedere a S.E. il Prefetto di volere convocare con procedura d’urgenza la Conferenza dei Sindaci estesa al Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa, nonché alle OO.SS. CGIL, CISL eUIL;
5)Di inviare copia del presente o.d.g. a tutti i Sindaci e ai Presidenti dei Consigli Comunali della Provincia invitando gli stessi a farlo condividere formalmente dai rispettivi Civici Consessi;

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