I SERVIZI SI PAGANO MA VANNO EROGATI IN MANIERA ACCETTABILE. La riflessione di Ballarò

Non vi è alcun dubbio che qualunque società presente sul mercato per erogare servizi, debba pretendere dagli utenti un corrispettivo in denaro adeguato alla qualità ed agli standard di efficienza, oltre a trarre un giusto profitto che un’impresa deve avere per programmare investimenti volti alla propria crescita.
Quando gli elementi di qualità ed efficienza vengono meno, è evidente che il fruitore dei servizi ne subisce una penalizzazione per la quale non potrà che lamentarsi ma senza tuttavia poter ovviare al problema che gli è stato procurato.
Accade in questi giorni anche nella nostra città, e non è la prima volta, che Poste italiane recapiti ai cittadini corrispondenza in tempi che non sono da terzo millennio; fino a quando però si tratta di ordinaria corrispondenza, si può anche soprassedere, ma quando invece trattasi di bollette che vengono recapitate dopo la scadenza imposta dall’ente creditore, il danno per il cittadino non può essere taciuto perché quest’ultimo, oltre a subire un disservizio, ed ha invece pagato perché gli fosse erogato un servizio in maniera efficiente, dovrà farsi carico di corrispondere gli interessi di mora al titolare del credito vantato con la bolletta inviata e pervenuta al debitore in ritardo. Nonostante il cittadino non abbia alcuna responsabilità nel pagare in ritardo un proprio debito, il suo creditore legittimamente gli addebita gli interessi per tardato pagamento, Poste italiane, al massimo si giustifica con imprevisti di natura tecnica, e come sempre a volare sono gli stracci che pagano anche per l’inefficienza di altri.
In questi casi, non sarebbe giusto che pagasse la parte che ha realmente procurato il problema ? Si, lo sarebbe e se vivessimo in una società migliore, andrebbe fatto senza che alcuno lo chiedesse; purtroppo viviamo in una realtà nella quale al di là delle ragioni, a prevalere è sempre chi dispone di capitali a discapito del cittadino, destinato appunto a volare come cencio.

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