L’OSSERVAZIONE DAL BASSO ……..DI DIRETTORE. BERSANI HA PAURA DI RENZI!?

Bersani e parte del PD, ex PDS, ex PCI, ha paura di Matteo Renzi, sindaco di Firenze, l’astro nascente della politica della sinistra italiana.!? I vecchi volponi vogliono sbarrargli la strada. Come? Cambiando in corsa le regole delle primarie. Ma cosa ha di particolare questo Renzi, che a molti pare un giullare più che un politico? E’ un sindaco che parla alla gente di “quello che fa” e di “come” lo fa; è un politico che sa fare autocritica, che si presenta come uno spirito libero. Insomma, è un uomo di sinistra che non solo denuncia ma costruisce, fa proposte, è onesto intellettualmente. E questo suo modo di fare, ai “padroni” del PD, purtroppo, non piace. Fecero molto discutere, tempo addietro, le parole di Renzi, ospite de Le Invasioni barbariche su La7, dove parlando di Massimo D’Alema, ebbe il coraggio di ricordare la telefonata che D’Alema gli fece il giorno della vittoria delle primarie a Firenze: “Mi disse: Dicono che tu sia l’astro nascente della sinistra, ti consiglio di stare attento perché l’ultimo astro nascente, Renato Soru, l’abbiamo maciullato”.

Il sindaco di Firenze Renzi rappresenta la voce della sinistra PD che è consapevole del fatto che la vittoria non può venire dalla tattica, ossia dal parlare male “sempre e comunque”, su “tutto e su ogni cosa”, dell’avversario politico o meglio del nemico; sintomatiche, a riguardo, sono le parole che Renzi, nella suindicata trasmissione, disse al conduttore: “Di tattica si muore”. Sono in molti a sperare che Renzi vinca le primarie e sia candidato a Premier alle prossime elezioni politiche. In effetti è un vero leader che parla chiaro e comunica senza tatticismi, è un uomo che ha idee, capacità operative e piace anche a molti elettori di centrodestra, i quali non disdegnerebbero di votarlo. Se la tattica del PD di Bersani continua ad essere quella di eliminarlo, anche i più ostili a Berlusconi preferirebbero il suo ritorno.

In Renzi molti vedono sicuramente l’alternativa al centrodestra, in Bersani no. Renzi sta offrendo all’Italia l’immagine di una sinistra moderna, leale, progressista e riformista, non spocchiosa e arrogante, concreta, che guarda alle cose da fare, che sa anche ammettere i propri errori, che non fa linciaggio morale, non ostenta superiorità etica e culturale, e che, soprattutto, alla tattica fine a se stessa preferisce la vera risoluzione dei problemi del nostro Paese. Una sfida tra due giovani talenti , Renzi e Alfano del PdL, non sarebbe male e potrebbe svecchiare la casta politica italiana che non vuole fare spazio e conservare se stessa.

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