Affissioni selvagge e aggressioni. Ragusa, la Cgil fa appello al Prefetto

La comunità iblea è attonita per il dramma dell’attivista IdV selvaggiamente colpito a sangue da uno dei tanti attacchini che da qualche settimana scorazzano indisturbati nel nostro territorio imbrattando monumenti, facciate, cartelloni pubblicitari e persino la segnaletica. Lo scrive il segretario generale della Cgil, Giovanni Avola, al Prefetto di Ragusa, dopo l’episodio che ha visto l’aggressione di un attacchino di Italia dei Valori, da parte di un venticinquenne ragusano. “Si tratta di manovalanza – precisa Avola – reclutata dai comitati elettorali dei candidati alle elezioni regionali, lautamente pagata che si trasforma in “banda al sostegno del candidato” convinta di godere di particolari protezioni per cui diventa di fatto padrona del territorio e quasi sempre in conflitti notturni con le bande “rivali”.
Il fenomeno in questa tornata elettorale ha assunto dimensioni enormi che costituiscono un serio pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza stradale che non può essere affrontato solo dalle forze dell’ordine. Occorre un provvedimento straordinario per l’intera provincia che affidi, come prescrive la legge, il servizio di affissione agli appositi uffici comunali o alle agenzie pubblicitarie abilitate a svolgere detto servizio. Così come avviene in altre regioni del nostro Paese, dalla Toscana all’Emilia all’Umbria.
So che il Suo ruolo e la Sua sensibilità non hanno bisogno del mio suggerimento ma valuto che bisogna essere tempestivi e che alla nostra comunità, già afflitta dalla disoccupazione e da conflitti sociali acuti, debba essere almeno garantita la sicurezza e la convivenza civile.
Quello dell’affissione elettorale selvaggia non è un lavoro, è una delle tante degenerazioni del potere di notabili che si sentono investiti di poteri assoluti solo perchè sono inseriti in una lista e appartenenti ad un partito politico”.

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