Aveva circuito un pensionato modicano. Condannata Gina Runza

Un anno e quattro mesi di carcere sono stati inflitti alla pregiudicata Gina Runza, accusata di furto in abitazione aggravato e continuato dopo avere derubato un anziano vedovo modicano. La donna, 33 anni, originaria di Rosolini, è comparsa ieri mattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, difesa dall’avvocato Nino Savarino. Il magistrato l’ha condannata anche a seicento euro di multa. Alla lettura della sentenza, l’imputata è scoppiata in lacrime. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi aveva invocato quattro anni e ottocento euro, ma il giudice le ha concesso le attenuanti generiche. Gina Runza, soggetto parecchio nota alle forze dell’ordine, si trova agli arresti domiciliari dallo scorso mese di febbraio quando fu arrestata dagli agenti del Commissariato. Secondo l’accusa avrebbe “adescato” la vittima, spacciandosi per assistente sociale del Comune di Modica. In tempi diversi, si era impossessata della somma complessiva di 280 euro (esattamente il 21 settembre della somma di 150 euro e il 26 settembre successivo della somma di 130 euro) sottraendola all’anziano. In particolare Runza, dopo essersi qualificata falsamente quale Assistente Sociale inviata dal proprio Ufficio per accudire il soggetto bisognoso, era riuscita ad entrare in casa della vittima in più circostanze. In entrambi gli episodi la giovane aveva escogitato uno stratagemma semplice ma efficace: per distrarre l’uomo aveva iniziato ad accarezzarlo nelle parti intime, lasciandosi a sua volta palpeggiare. In quei momenti la donna è riuscita a rubare il denaro che il pensionato aveva l’abitudine di custodire nel taschino della camicia. La cifra sottratta rappresentava per l’uomo un consistente quantitativo di denaro, visto che vive, da solo ed in aperta campagna, della sola modestissima pensione sociale.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa