Pozzallo, è morto l’imprenditore Peppino Gerratana

E’ deceduto a Padova dov’era ricoverato in ospedale da giorni, l’impreditore Peppino Gerratana, aveva 78 anni. Aveva fondato la rinomata società “Gerratana srl”, specializzata nella progettazione di arredamenti per bar, pasticcerie, gelaterie, panifici, che negli ultimi anni guidava la figlia Rosalba. Originariamente faceva il rappresentante di commercio poi aveva avuto il grande intuito di avviare l’azienda diventando in pochi anni tra le più importanti aziende del settore con interessi anche nella vicina isola di Malta.
Aveva a lungo militato in politica con la Democrazia Cristiana con la quale era stato per due legislature consigliere comunale a Pozzallo, poi era arrivato l’autoscioglimento del Consiglo Comunale, subito dopo che il Prefetto aveva avviato la procedura per giungere alla sospensione per infiltrazioni mafiose. I funerali si svolgeranno oggi alle 17, presso la Chiesa Madre Madonna del Rosario. Il corteo funebre muoverà mezz’ora prima dalla zona industriale, sede della Gerratana srl.. Fu implicato in un rapimento ma fu rilasciato dopo qualche chilometro, nell’aprile del 1993 da finti poliziotti. Un sequestro lampo, durato appena venti minuti, perché i sequestratori vennero braccati e tentarono la fuga nelle campagna attorno al cimitero di Ispica. Sembrava un normale controllo di polizia, invece era la scena di un sequestro, studiato in ogni dettaglio. “Buongiorno – esordì uno dei finti poliziotti – favorisca patente e libretto”. “Il libretto è qui – si giustificò l’imprenditore – ma la patente l’ ho dimenticata a casa, posso andare a prenderla”. “Mi dispiace, ci segua in questura” fù la risposta. Gerratana ebbe qualche sospetto, i tre poliziotti erano in divisa ma viaggiavano su un’auto civetta, uan Renault dotata di lampeggiatore.

Gerratana non ebbe il tempo di tentare la fuga: venne caricato a forza sulla Renault che è shommata via. Una scena notata da un passante che dà l’allarme. I primi a intervenire sono stati gli uomini della Guardia di finanza, la cui caserma è a poche centinaia di metri dal luogo del sequestro. Una pattuglia notò la Renault con a bordo il commerciante e avviò l’inseguimento. Anche i dipendenti di Gerratana si misero sulle tracce dei rapitori. Una grande caccia che si concluse vicino al cimitero di Ispica, a 9 chilometri da Pozzallo, dove viene ritrovata la Renault. All’ interno c’era ancora il commerciante:, un po’ confuso, ma stava bene. Su quell’episodio non si riuscì a fare piena luce.

Con Giuseppe Gerratana va via un pezzo significativo della storia imprenditoriale della città marinara, un esempio di determinazione nel riuscire a creare una realtà solida nel territorio, che dà lavoro e produce ricchezza.

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