“L’Inaugurazione della nuova piazza a Ispica? Una provocazione”. Il Pd considera l’iniziativa dell’Amministrazione inopportuna e la invita a ripensarci

“Una provocazione e una beffa ai danni di una città duramente colpita dalla crisi finanziaria determinata da spese folli come quella per la nuova piazza”. Il Partito Democratico critica duramente l’intenzione dell’Amministrazione comunale di inaugurare la nuova piazza principale sabato mattina, alla presenza del Presidente del Senato Schifani.
“Non riesco a trovare un solo motivo per giustificare un’iniziativa del genere – dichiara il segretario del Pd, Gianni Stornello – se non la necessità di realizzare uno spot elettorale per una politica finita, caduta dal cuore della gente, fallimentare, viste le condizioni nelle quali hanno ridotto il Comune. Inaugurano una cosa fruibile già da alcuni mesi, mancando di rispetto, ancora una volta, ai dipendenti comunali, a quelli della Dusty e delle cooperative sociali senza stipendio da mesi e ai fornitori non pagati da anni per la situazione finanziaria determinata dalle loro spese folli fra le quali spicca proprio quella di due milioni di euro per la nuova piazza: non occorre essere tecnici affermati per comprendere che si tratta di una spesa sproporzionata rispetto a quanto realizzato. Inaugurarla oggi – sottolinea Stornello – ha il sapore di una provocazione e di una beffa ai danni di tutta la città che sente gli effetti della crisi finanziaria nei servizi sospesi o ridotti al minimo. Ispica soffre e loro pensano a fare feste ed inaugurazioni. Ci ripensino – afferma il segretario del Pd – e facciano una scelta di sobrietà e di opportunità, uscendo definitivamente da una logica festaiola e di spreco che ha portato il Comune alla bancarotta. Non abbiamo dimenticato – dichiara il segretario del Pd – come Ispica non sia stata coinvolta quando decisero di cancellare le due storiche vecchie piazze, come non fu sottoposto alla città il progetto della nuova piazza, come il nuovo nome venne deciso nel chiuso di una stanza del palazzo comunale. Oggi, addirittura, pensano di strumentalizzare i ragazzini delle scuole che vorrebbero mobilitare come si faceva nel Ventennio. Un appello a tale riguardo lo rivolgo ai dirigenti scolastici affinché non avallino la partecipazione dei loro alunni ad una manifestazione tanto inopportuna quanto fuori luogo. Vista la presenza ad Ispica del Presidente del Senato organizzino un incontro fra la seconda carica dello stato e i ragazzi, facendo delle istituzioni e di chi le rappresenta presidi di confronto e di democrazia e non strumenti di inutile demagogia”.

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