ELEZIONI REGIONALI 2012. IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE, ROSARIO CROCETTA, INAUGURA LA NUOVA SEDE DEL PD E INCONTRA A MODICA ANNA MARIA SAMMITO.

Accolto da decine di elettori e sostenitori, il candidato PD alla Presidenza della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha fatto visita ieri a Modica. Con l’occasione di inaugurare la nuova sede del PD cittadino, Crocetta è venuto in città a offrire il proprio sostegno alla candidata modicana Anna Maria Sammito. Che lo ha accolto con queste parole: “Sono orgogliosa di poter sostenere in questa corsa elettorale un uomo serio e capace come l’ex sindaco di Gela”. E ancora: “sono molto felice” ha aggiunto “che il nostro futuro presidente abbia trovato tempo e modo di onorarci della sua presenza, nonostante i numerosi appuntamenti che affollano la sua agenda. Sono convinta che con il nostro aiuto Crocetta sia l’uomo in grado di cambiare le sorti della nostra Isola. Da parte mia, darò il massimo perché ciò avvenga. Perché in un momento di così profonda crisi non possiamo stare a guardare. Ognuno ha il dovere di voltare pagina, rivoltarsi le maniche, metterci la faccia per dare un futuro alla nostra terra”.

Ad aprire l’incontro, dopo i saluti del coordinatore cittadino Giancarlo Poidomani, è toccato al sindaco di Modica, Antonello Buscema. Che ha chiesto al candidato presidente Crocetta di applicare, una volta eletto, alcune misure indispensabili per rendere i sindaci in grado di poter amministrare i propri Comuni: “Con Rosario ci conosciamo da un po’. Da quando era sindaco di Gela, città che con una rivoluzione mite, pacifica e culturale, lui è riuscito a trasformare e a rivoluzionare. Ora la stessa rivoluzione (di metodo, di stile, di cultura e di efficienza), Crocetta vuole farla nei Palazzi della Regione, a Palermo, da governatore”.
“Da parte nostra”, ha continuato Buscema, “insieme ad Anna Maria, la nostra candidata all’Ars, gli daremo una grande mano d’aiuto, chiedendo alla gente di sostenere la figura e il programma di questo ex sindaco che vuole farsi sindaco dei siciliani”.

“E proprio perché è stato sindaco e vuole tornare a esserlo in regione, a Rosario voglio avanzare alcune idee che”, ha detto ancora il primo cittadino modicano “combattendo quotidianamente sul campo contro la crisi degli enti pubblici, delle aziende, delle famiglie, mi stanno molto a cuore:
1) rivedere, quando sarà – come tutti ci auguriamo – presidente, la redistribuzione dei fondi destinati agli Enti locali, perché siano elargiti con criteri più razionali. Visto che oggi siamo in molti, da primi cittadini siciliani, a non essere più nelle condizioni di amministrare, a causa delle enormi difficoltà nel far quadrare i conti;
2) recuperare fondi per gli enti locali, tagliando sprechi e inefficienze e clientelismi che ancora oggi la regione non è riuscita ad eliminare;
3) sostenere economicamente, anche con azioni indirette, gli enti che, con sacrificio e fatica, hanno messo in atto un percorso virtuoso e progressivo di risanamento dei propri conti, a vantaggio del Comune e dei cittadini;
4) rimodulare la “Legge su Ibla”, non perché quei famosi 5 milioni non debbano più andare a Ragusa, ma perché vadano anche a Ragusa, all’interno di una più sensata e condivisa programmazione economica che coinvolga tutti i comuni Unesco del Val di Noto;
5) appianare le difficoltà lavorative dei giovani e delle donne, con la creazione di nuove opportunità di impiego – a livello turistico, delle energie rinnovabili, della raccolta differenziata, dei beni culturali – in cui attirare le migliori risorse umane che la nostra terra è in grado di esprimere”.
Ha preso poi la parola la candidata Anna Maria Sammito che, di fronte alla sala gremita, ha esposto i principali punti del suo programma: ”Ho conosciuto, da assessore alla Cultura, un modo buono e concreto di fare politica, nella Giunta Buscema. E da assessore alla Cultura, oltre a credere molto in questo settore come volano di uno sviluppo sostenibile per il nostro territorio e come opportunità di impiego per i nostri giovani, mi sono resa realmente conto di quanti progetti si possano portare a termine, promuovendo il territorio e offrendo lavoro, grazie all’utilizzo razionale e responsabile dei fondi europei”. “A Modica, in due anni di attività assessoriale”, ha continuato Sammito “sono riuscita a finanziare tre progetti molto importanti, per rendere la città capitale culturale del Mediterraneo. So anche, però, che tutto ciò ancora non basta. Per questo chiedo al presidente Crocetta di studiare strategie necessarie perché i fondi europei possano essere rinegoziati dalla nostra regione e ritarati sulle vere esigenze e le reali caratteristiche del nostro territorio”. E a conclusione del suo intervento, la candidata Sammito ha chiesto “di mettere mano al più presto al recupero e alla valorizzazione dei nostri bellissimi centri storici. La Sicilia ha a disposizione gratuitamente, la bellezza delle piazze, dei centri, delle vie… Nel Sud Est ci è toccata in sorte dalla storia la magnificenza del barocco. A noi spetta il compito di preservarla e di farla conoscere. Ad oggi, invece, questa maestosità sta cadendo a pezzi. Abbandonata e mal gestita. Per mancanza di programmazione e di fondi”. “Ecco cosa metto nelle mani di quello che voglio credere sarà il nuovo presidente siciliano: una rivoluzione mite e coraggiosa, responsabile e consapevole: per la bellezza. Un novo modo di gestire i nostri centri storici (tutti e non solo alcuni), in modo che si possa invertire la rotta: dalla loro disgregazione all’aggregazione intorno a essi di una economia sana e di uno sviluppo sostenibile”.
All’ospite d’onore è toccato infine chiudere la serata. E Rosario Crocetta non si è tirato indietro toccando, con un discorso dai toni pacati ma dai contenuti forti, molti temi: “Credo di poter dire con una certa sicurezza che Modica può essere orgogliosa del proprio sindaco: una persona per bene, una persona che ho sempre stimato. E che dovrebbe essere considerata una risorsa del Partito Democratico a livello regionale. Anche per questo sono orgoglioso di inaugurare la nuova sezione del partito. E lo sono come lo si è quando si aprono nuovi luoghi e nuovi spazi di confronto e di democrazia”. “Sono poi piacevolmente sorpreso della vivacità e della competenza della nostra candidata, che spero venga sostenuta dal Partito, perché le donne devono sempre più diventare una bella risorsa. Tanto che, come ho già detto, una delle prime leggi che noi porteremo in Aula, nei primi cento giorni, sarà la proposta del doppio voto di genere, unico modo per garantire una vera partecipazione delle donne alla politica”.
Entrando nel vivo del suo programma, Crocetta ha detto: “Modica è una città dall’immenso patrimonio, ma è ovvio che rischia – come altre – di crollare. Dobbiamo seriamente introdurre delle norme di salvaguardia, per evitare scempi edilizi e favorire il recupero dei centri storici. Dobbiamo saper accettare una sfida della modernità, che è una sfida economica e di sviluppo. Ed è poi una sfida europea. A proposito di Europa. Come ha ben detto Anna Maria c’è da rivedere l’uso e la destinazione dei fondi europei”. E allora: “la prima battaglia che dovremo fare è certo quella di utilizzare i fondi europei, ma anche, io dico, di democratizzarli. Cioè: non può accadere che vengano considerati un bottino esclusivo per alcuni: l’utilizzo va centralizzato per le attività sovracomunali, ma la maggior parte delle somme vanno invece date in gestione ai Comuni, affinché, dietro meccanismi di controllo, possano decidere in autonomia come utilizzarli”.
A proposito di enti locali, Crocetta la pensa così: “Vogliamo e dobbiamo snellire le pratiche burocratiche e istituire conferenze di servizio permanenti. Questa è l’arma con cui possiamo vincere la battaglia dello sviluppo produttivo e la guerra contro la corruzione e la mafia. In un recente studio, Confindustria quantifica intorno all’8% del Pil il valore delle pratiche bloccate in Sicilia”. Sicilia che, secondo il candidato presidente PD: “Il 28 ottobre ha un’occasione unica, storica: cambiare. E vincere, e cambiare, in Sicilia vuol dire vincere, e cambiare, in Italia. I sondaggi mi danno di poco in testa, rispetto al candidato della destra. Ma non dobbiamo fermarci ora, non dobbiamo smettere di correre e sperare. Si tratta di fare una battaglia anche per la democrazia economica: si discute se dobbiamo fare rigore facendo “macelleria sociale” o intaccando i privilegi delle caste. A me è molto chiaro dove si deve tagliare. Ma come? Il presidente Lombardo ha dato 500 incarichi e noi si discute di tagliare le somme per gli articolisti e i precari? Ai giovani, alle donne, alla vasta e varia categoria del precariato è nostro dovere dare una risposta produttiva: se facciamo il Patto dei Sindaci per le energie rinnovabili, ci dobbiamo collocare almeno 12 mila precari”.
Infine, il tema del lavoro e della collaborazione pubblico – privato: “A me piacerebbe molto che si cominciasse a sviluppare il concetto di impresa etica. E guardate che non sono sogni o progetti buoni solo sulla carta. Si può fare: basta dare dei punteggi, nell’aggiudicazione degli appalti, che non tengano conto solo del doveroso documento antimafia, ma anche di alti criteri: come quello dell’impiego dei disabili o dei cinquantenni neo disoccupati. Io credo si possano e si debbano sperimentare sistemi nuovi di fare economia, tenendo conto delle imprese che compiono una serie di azioni in grado di ripercuotersi positivamente sulla società”.

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