Angelo Di Natale: vigilanza civica e agenda totalmente nuova della spesa pubblica, un patto per il lavoro, contro la crisi e per fare rinascere la Sicilia.

Vigilanza civica e agenda totalmente nuova della spesa pubblica, un patto per il lavoro, contro la crisi e per fare rinascere la Sicilia Un’idea-guida e tante proposte al centro di un’assemblea pubblica Un percorso di cittadinanza attiva, un nuovo protagonismo collettivo di autoresponsabilizzazione civica, diffusa dal basso, nella cura bei beni comuni e nella vigilanza, quotidiana e da parte di tutti, sugli atti e sulle scelte compiuti da chiunque, nell’esercizio di competenze professionali o nell’adempimento di un mandato elettivo di rappresentanza democratica, possa disporre, avendone il potere-dovere di farlo, di risorse pubbliche.
Sono questi i principi di fondo su sui si basa il nuovo patto che il candidato all’ARS Indipendente Lista Fava (Fed-Sel-Verdi) Angelo Di Natale ha lanciato alla città di Ragusa, alla comunità iblea e alla Sicilia per arrestare la gravissima crisi, di valori morali e di condizione materiali di vita, e ricostruire uno spazio comune condiviso – di cui ogni cittadino si faccia garante – dal quale possa ripartire un risveglio delle coscienze, un nuovo modello dell’agire pubblico e un programma di atti legislativi e amministrativi capaci di modificare radicalmente il sistema attuale di impiego delle risorse.
In una assemblea pubblica tenutasi a Ragusa, prosegue Di Natale, la proposta è stata accolta con entusiasmo e fatta propria da tutti i presenti come l’unica via possibile di uscita dalla crisi e di avvio di una stagione nuova di affermazione di valori morali, di cura e di rispetto del bene pubblico, quindi di restituzione ai cittadini di quanto, soprattutto in questi ultimi anni, è stato loro tolto da una classe politica, quella che ha assunto le maggiori responsabilità di governo, la quale ha impoverito chi lavora e produce, fatto arricchire speculatori e affaristi, svenduto e devastato le autentiche ricchezze del territorio, prodotto miseria e sottosviluppo.
Nel corso di un confronto libero e schietto è stato illustrato e dibattuto anche il programma di LiberaSicilia, con le sue più concrete applicazioni al territorio ibleo, e ne è stata focalizzata la priorità assoluta: il lavoro. Obiettivo che nessun candidato alla presidenza come Giovanna Marano è realmente in grado di perseguire.
Ecco gli obiettivi di fondo che sono stati delineati per l’avvio immediato di un nuovo modello dell’agire civico, individuale e collettivo: rendere trasparente la spesa pubblica, tagliarne radicalmente gli sprechi, destinarne il ricavato alla creazione delle condizioni capaci di rimettere in moto le imprese, il lavoro, lo sviluppo; investire sulla conoscenza, sulla ricerca, sulla formazione vera (un modello totalmente diverso da quello che la Regione ha seguito finora) per ridare ai giovani una prospettiva e un futuro. Puntare infine sulle risorse e sulle vocazioni naturali del territorio come pilastri di una nuova economia ricca, leggera, ecosostenibile, a basso consumo energetico, basata sulla tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, sulla loro fruizione nel circuito del turismo di qualità, sul sostegno di una nuova imprenditoria giovanile all’interno di questo nuovo modello di sviluppo, sulla difesa del territorio con lo stop immediato allo scellerato consumo di suolo, con l’approvazione – dove necessario – di piani regolatori a cemento zero e un grande piano di investimenti sulla manutenzione, sul recupero e sul riuso del patrimonio edilizio esistente, a maggior ragione se di valenza storica e culturale.

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