Modica. I ritardi della giustizia. Esposto di un utente al presidente del Tribunale

Giustizia lenta o disguido burocratico? Una delle due ipotesi possono essere motivo per chiarire i dubbi di un nostro lettore, amareggiato per l’iter di un processo nel quale l’interessato è parte lesa. Quest’ultimo ci ha inviato una mail, regolarmente firmata che pubblichiamo.

“Sono stato chiamato, presso il Tribunale di Modica, per testimoniare per un fatto inerente la mia attività. Il Giudice ha ritenuto opportuno sentirmi e mi ha notificato una citazione a testimoniare per un determinato giorno, alle 10:30. Siccome si trattava di un cliente moroso che mi ha truffato e per questo ho mosso querela, avevo tutto l’interesse di comparire per poi costituirmi parte civile e sperare in un risarcimento del danno subito. Alle 10 circa sono arrivato in Tribunale e ho raggiunto il mio avvocato che era impegnato in un’altra udienza.  Ho atteso che il mio avvocato finisse e insieme abbiamo raggiunto l’aula assegnata alla mia causa. Alle 10,45 circa il mio legale ha scoperto che il dibattimento che m’interessava era stato già chiamato alle 10,09 e chiuso alle 10,10 come risulta dal verbale del cancelliere, cioè 20 minuti prima dell’orario fissato. Il mio avvocato ha chiesto spiegazioni al giudice che ha candidamente risposto che era troppo tardi e che era stato costretto a chiudere il dibattimento per la nostra assenza. Appena abbiamo fatto notare che sulla citazione era specificato come orario di discussione le 10,30, il giudice ha risposto che non era nelle sue abitudini indicare un orario rinviando la causa al 19 marzo.
Ma come è possibile che accada questo? Che cosa avremmo dovuto fare per essere sicuri di non arrivare in ritardo?
Che tipo di comportamento è questo da parte di un giudice?
È possibile che la discussione di una causa possa essere rinviata di 5 mesi solo perché un giudice non riesce a gestire un calendario di poche ore di lavoro?
Questi sono stati gli interrogativi che mi hanno spinto a depositare un esposto al presidente del tribunale.
Mi sembra che da parte del giudice ci sia stato un atteggiamento di superiorità e di superficialità nel considerare un cittadino che mette nelle sue mani la possibilità di far valere un proprio diritto. Sono molto amareggiato e chissà se il presidente del tribunale ritenga, fra le questioni certamente più importanti a cui è chiamato a rispondere, di dare un cenno di risposta alla mia richiesta”.

Per l’esperienza che abbiamo in campo giudiziario, possiamo, intanto, suggerire di verificare il verbale dell’udienza precedente al quale il suo avvocato può regolarmente accedere. E’ capitato, infatti, che, nonostante nell’atto di citazione sia riportato un orario, questo non sia trascritto nel verbale dell’ultima udienza per cui è difficile che il magistrato giudicante se ne ricordi. Riguardo le “lunghe attese” ritengo che non sia una colpa del giudice ma della giustizia italiana che va da se, perchè non viene messa nelle condizioni di lavorare come comuni mortali per mancanza di mezzi e, soprattutto, di personale. Mi creda, per me che frequento da oltre 20 anni le aule del Tribunale di Modica, questi giudici fanno veramente il possibile. Immagini, invece, se, com’è probabile, il Tribunale di Modica sarà soppresso...pensi alle attese di ore e ore degli avvocati che per questi motivi, spesso, devono restare anche nelle ore pomeridiane in attesa che sia chiamato il loro processo. E..meno male che una grossa mano la danno i giudici onorari.

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